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Conferenza droga
Manfredi Giulio - 2 febbraio 1998
BOZZA DI COMUNICATO STAMPA

"I SERVIZI PER LE TOSSICODIPENDENZE SONO FUORILEGGE!"

ESPOSTI DEL CORA PRESSO LE PROCURE DI .... TRIBUNALI IN TUTTA ITALIA.

"CITTADINI TOSSICODIPENDENTI, USCITE FUORI DAL GHETTO DELLA PAURA E DELLA VERGOGNA!".

Oggi, venerdì 6 febbraio, i militanti del CORA presenteranno esposti presso le Procure della Repubblica di ..... tribunali in tutta Italia per denunciare la mancata attuazione di una parte fondamentale della legge sulla droga: l'articolo 118 del Testo Unico delle leggi sugli stupefacenti (DPR 309/90) e gli articoli 4 e 5 del relativo decreto d'attuazione (DM 444/90).

In base a tali leggi, a partire, al più tardi, dal mese di maggio del 1991 (sic), ogni USL (ora ASL) avrebbe dovuto prevedere un servizio per le tossicodipendenze (SERT), aperto "per ventiquattro ore nei giorni feriali e festivi nelle aree di maggior rilevanza numerica dei tossicodipendenti, individuate dalla regione" e "per non meno di dodici ore nei giorni feriali e di sei ore nei giorni festivi" nelle restanti parti d'Italia. In caso di inadempienza da parte delle USL, i presidenti delle Giunte Regionali e, in subordine, il ministro della Sanità, potevano (e dovevano) nominare "commissari ad acta".

DA SETTE ANNI QUESTA LEGGE E' INATTUATA IN TUTTA ITALIA! E la cosa è tanto più scandalosa se si considerano i fiumi di parole spesi sulla necessità ed urgenza di "affrontare il dramma della droga", le due Conferenze Nazionali svoltesi sul tema, le promesse e gli ultimatum dei "campioni dell'antidroga", bravi a prendere voti scagliandosi contro i "cinici antiproibizionisti" ma ignoranti o ignavi rispetto alle leggi di cui si ergono paladini!

Il CORA , tramite gli esposti, chiede alla magistratura di verificare l'esistenza di reati derivanti dalla lesione aggravata e continuata di due fondamentali diritti costituzionali dei cittadini: il diritto all'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e il diritto alla salute. In particolare, il CORA chiede ai Procuratori della Repubblica di verificare l'eventuale violazione dell'art. 328 del Codice Penale (Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione).

Il CORA , inoltre, raccoglierà le firme di deputati e senatori in calce ad un'interpellanza urgente per conoscere le valutazioni del Governo in materia e le eventuali, auspicabili, misure tendenti all'attuazione, seppur tardiva, della legge.

Il CORA rivolge un pressante appello a tutti i cittadini tossicodipendenti ed alle loro famiglie affinchè escano dal ghetto della paura e della vergogna in cui sono stati cacciati dal proibizionismo e presentino a loro volta esposti alla magistratura per richiedere: servizi per le tossicodipendenze atti a rispondere alle loro esigenze e non viceversa; la sperimentazione sotto controllo medico del farmaco eroina per non dovere, ogni giorno, sottostare all'acquisto, a prezzi folli, della "droga di strada" da parte dello spacciatore di turno.

Un mese fa il primo magistrato d'Italia, il Procuratore generale di Cassazione Galli Fonseca, ha avuto il coraggio di porre in discussione, all'apertura dell'anno giudiziario, la validità delle leggi proibizioniste; quanti saranno i Procuratori della Repubblica che vorranno "solamente" operare per il rispetto e l'attuazione, seppur tardivi, delle leggi esistenti?!

 
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