Ciao Amedeo,
ti spedisco un estratto dell'articolo che ho scritto su quel periodico
cos "progressista" (si chiama "il punto" ed di matrice piddiessina). Se
non ti crea delle difficoltà , puoi postarlo nel newsgroup che mi hai
accennato la volta scorsa.
---> Articolo apparso su "il punto", numero 2 - 18/01/98 <---
Ma siamo sicuri che fanno davvero male?
Di Pasquale de Chiara
La legalizzazione delle "droghe leggere" una spinosa questione che, da
tempo, suscita le numerose battaglie dei proibizionisti e degli
anti-proibizionisti. Ma l'hashish e la marijuana fanno davvero male? Se
cos fosse, fino a che punto danneggerebbero l'organismo?
Mettendo a parte le discutibili implicazioni sociali e morali, vediamo
precisamente cosa avviene nell'organismo di un individuo che fuma una
"canna". Prima di andare avanti, per , bisogna mettere in risalto che siamo
tutti "drogati". Non allarmiamoci leggendo questa frase.
A quanti di noi sara' capitato di fare un qualcosa che gli piace in modo
particolare? Quanti di noi, per provare di nuovo quel benessere, ripetono
meccanicamente la stessa azione? Cosi' , vediamo persone che vanno "matte"
per la cioccolata, passano ore intere navigando su Internet, oppure
"impazziscono" per le telenovelas. Perchè questi soggetti traggono felicita'
ogni volta che compiono tali azioni? Semplice, perche' nel cervello di tutti
noi avviene una reazione chimica che gli scienziati chiamano "fattore di
compensazione". Il fattore di compensazione consiste nel produrre certe
sostanze che stimolano in noi gioia e soddisfazione. Ed è per questa
ragione che ripetiamo ogni volta le stesse azioni (tutti quanti noi
"coltiviamo", quasi a livello maniacale, almeno un hobby). All'interno
dell'hashish e della marijuana contenuta una sostanza, chiamata THC, che
stimola in modo particolare il fattore di compensazione. Per tale motivo,
alcune persone fumano, anche con frequenza quotidiana, queste sostanze. La
"dipendenza" che provocano è molto controversa. Alcuni sostengono che, una
volta entrati nel "tunnel della droga" non si può più uscire, mentre altri
affermano che ci non vero. Vediamo, allora, come sta realmente la
situazione. Anzitutto, per "fumarsi uno spinello" c'è bisogno del tabacco,
il quale contiene nicotina. La nicotina, come tutti sappiamo, provoca
dipendenza e questo spiega perchè le persone cominciano fumando una
sigaretta al mese e finiscono per fumarsi anche un pacchetto al giorno. Lo
spinello simile alla sigaretta, tranne per il fatto che contiene, oltre
al tabacco, hashish o marijuana, e una specie di filtro, ricavato con della
carta. Ovviamente, non essendo il filtro come quello delle sigarette, la
nicotina entra in quantità maggiori nel corpo, e quindi la dipendenza verso
di essa aumenta. E questo spiega perchè un individuo li fuma continuamente:
alla compensazione della marijuana si unisce la dipendenza della nicotina.
Quindi, come è facile immaginare, se la quantita' di nicotina fosse zero, la
dipendenza sarebbe pressochè nulla. I proibizionisti sostengono che il fumo
di queste sostanze provoca danni irreversibili al cervello, fa venire il
cancro ai polmoni e porta all'assunzione di altre droghe, come eroina e
cocaina. Questo non è per niente vero. Alcuni ricercatori americani,
inglesi e canadesi - ma non solo - hanno condotto uno studio su queste
sostanze e non hanno rilevato alcun tipo di danneggiamento al corpo umano
oppure un bisogno di passare a droghe "pesanti"; anzi, addirittura si è
scoperto che il THC può avere degli effetti benefici, tanto è vero che in
California e in Arizona viene usato per fini terapeutici. Gli unici
"effetti indesiderati" che potrebbero rivelarsi sono una difficoltà a fare
collegamenti logici, sonnolenza e fortissimo appetito, ma ciò avviene solo
se una persona assume grosse quantità di hashish o marijuana e, in ogni
caso, questi effetti svaniscono, senza lasciare segni e/o danni, nel giro
di qualche ora. Quindi, come si può facilmente capire, l'hashish e la
marijuana non fanno male, altrimenti non si spiegherebbe come il governo
olandese consentisse il loro libero utilizzo e come in Arizona e in
California il THC trova impiego addirittura nel campo medico. Allora perchè
non si procede alla loro legalizzazione anche in Italia? Si vendono
legalmente le sigarette, che provocano moltissime malattie, e non si
possono vendere liberamente le "droghe leggere", che non provocano danni?
Sembrerebbe proprio di no, visto che in questo Paese c'è molta ipocrisia da
parte di certi politici e di certa gente che tiene alti i nomi dei falsi
moralismi.
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Sul numero successivo (quello del 1 febbraio), apparso un
bell'editoriale dove si sosteneva che io abbia sparato cazzate a 360 gradi
ed abbia scritto quell'articolo perchè sono un cannabinomane che vuole
sostenere una propria tesi, negando l'evidenza dei fatti.
Ci mi ha portato a capire due cose: 1. chi ha scritto quell'editoriale
guarda il mondo con il paraocchi; 2. il pds sembra più uno scudo crociato
che una quercia.
Ciao e spero di risentirti presto.
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( o o ) Pasquale de Chiara
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