Riporto un articolo apparso a pag.17 del Corriere della Sera di oggi."L'Oms censura uno studio che prova come la canapa sia meno dannosa dell'alcol"
"OLANDA, PILLOLE A BASE DI MARIJUANA IN FARMACIA"
AMSTERDAM - Marijuana in vendita nelle farmacie dietro semplice presentazione di una ricetta medica. E' quanto hanno decisole autorità olandesi per far fronte alla diffusa abitudine di acquistare la droga nei cosidetti "coffee-shop" senza alcun controllo sanitario. Da metà Marzo - hanno riferito i giornali - un farmaco battezzato marinol e contenente il principio attivo della marijuana sarà venduto dietro presentazione di ricetta medica per i malati di Aids, sclerosi multipla e tumori che fanno ricorso alla droga per lenire il dolore, combattere la depressione e stimolare l'appetito.
Contro la commercializzazione del prodotto - fabbricato in Gran Bretagna e che sarà venduto in Olanda per l'equivalente di 450 mila lire per la confezione da 25 pastiglie - aveva preso posizione l'anno scorso l'ispettorato per il controllo sui farmaci, ma il parere non è stato seguito dal Ministero della Sanità. Il Ministero stima che il 5% dei malati di Aids , sclerosi e tumori nel Paese usino regolarmente marijuana procurandosela per i canali più o meno legali e che la metà di essi la userebbero volentieri se potessero. Il costo del marinol, hanno comunque deciso le autorità, non sarà rimborsato dalle mutue.
E sempre sulla marijuana, funzionari dell'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) hanno censurato uno studio sugli effetti della "canapa" che sarebbe meno dannosa di alcol e tabacco. Stando a quanto scrive la rivista britannica New Scientist, i funzionari dell'OMS lo scorso Dicembre hanno dato il benestare alla pubblicazione di uno studio, il primo condotto in 15 anni, sugli effetti della marijuana. Temendo di mettere frecce all'arco di chi invoca la depenalizzazione delle droghe leggere, hanno però impedito la pubblicazione di un secondo studio comparativoin cui gli effetti della marijuana venivano accostati a quelli dell'alcol e del tabacco. Questo secondo studi, sempre stando a New Scientist, indicava che la marijuana induce una dipendenza meno forte e rappresenta una minaccia meno grave per la salute, rispetto ad alcol e tabacco, anche per chi ne fa un uso esteso e quotidiano. Non appaiono peraltro confermati i sospetti sui danni al feto procurati dalle donne incinte dedite alla marijuana. Alla luce d
i queste conclusioni, sottolinea la rivista, i funzionari dell'OMS si sono piegati alle pressioni del governo statunitense e dell'ONU contrari alla campagna per la liberalizzazione delle droghe leggere.