Rifondazione: "allora anche i boss sono senza lavoro" An: verdetto paradossaleda IL CORRIERE DELLA SERA di giovedi', 19 Febbraio
F.Hav.
ROMA - Lo stato di disoccupazione dello spacciatore di droga puo' essere
uno dei motivi per i quali i giudici decidano di concedergli le
"attenuanti generiche". E, quindi, infliggergli una pena lieve, tra i
due e gli otto anni di reclusione invece dei 20 anni di carcere, come
prevede la legge sugli stupefacenti del '90.
Il principio e' stato sottolineato nella sentenza 1741/98 della quarta
sezione penale della Cassazione presieduta da Michele Nappi con cui e'
stato rigettato il ricorso del procuratore generale della Corte di
Appello di Torino. Quest'ultimo non aveva condiviso la sentenza che
aveva concesso la pena "attenuata" ad Artur Kazazi, un albanese di 24
anni trovato in possesso di poco meno di 10 grammi di eroina.
I giudici di secondo grado avevano messo in evidenza che, nel decidere
di concedere all'immigrato le "attenuanti generiche", erano state tenute
in considerazione una serie di circostanze a lui favorevoli. La Corte
d'Appello aveva sostenuto che il quantitativo "di eroina trovato
all'imputato non e' minimo, pur non essendo neppure rilevante", che
l'albanese "da cinque anni in Italia... e' tuttora incensurato", che "ha
subito confessato, tenendo un buon comportamento processuale,
probabilmente a proprio svantaggio". E che "nulla risulta che possa
esaltare negativamente il suo ruolo, mentre invece tutto lascia pensare
che si tratti di un anello debole di un'attivita' di spaccio". Ma nella
sentenza i giudici avevano osservato che lo stesso, "dopo aver a lungo
lavorato, si e' trovato disoccupato". Come a voler dire, insomma, che
Kazazi era stato in qualche modo costretto a spacciare droga pure per
sopravvivere.
Nella motivazione della sua decisione la Suprema Corte ha dato atto di
come la Corte d'Appello abbia "effettuato una valutazione ampia e
completa dei fatti contestati a Kazazi".
La sentenza ha scatenato reazioni. "Anche i grandi anelli del traffico
di droga, i boss mafiosi - ha commentato Marida Bolognesi, presidente
della commissione Affari sociali della Camera - in genere risultano
disoccupati. Non vorremo per questo trovare loro delle attenuanti". E
Riccardo Pedrizzi di An: "E' paradossale. Molti spacciano proprio perche'
disoccupati".
Con un'altra sentenza i supremi giudici hanno pure messo in chiaro come
al pusher spacciatore non possono essere negate le "attenuanti
generiche" solo perche' vende droga a tempo pieno, non in maniera
occasionale.