LA PROCURA TORINESE INDAGA SULLA SITUAZIONE ALLE "MOLINETTE", L'ASSESSORE REGIONALE ISPEZIONA I "PRONTO SOCCORSO" CITTADINI; ENTRAMBI VORRANNO CORTESEMENTE OCCUPARSI ANCHE DEL "MANCATO SOCCORSO" AI CITTADINI TOSSICODIPENDENTI ?

Giulio Manfredi, esponente del CORA, ha dichiarato:

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Il Decreto del Ministero della Sanità n. 444 del 1990 (sic) prevede che la Regione "assicuri l'apertura continuativa dei SERT per ventiquattro ore nei giorni feriali e festivi nelle aree di maggior rilevanza numerica dei tossicodipendenti"; la città di Torino (10.000 tossicodipendenti da eroina, 100 morti per overdose nel 1996) dovrebbe rientrare appieno nella previsione di legge; un servizio per le tossicodipendenze aperto giorno e notte significa sgravare i "pronto soccorso" cittadini dal peso dei malati tossicodipendenti, che riceverebbero nel SERT quell'assistenza specialistica che un "pronto soccorso" non puo' fornire.

LA LEGGE ASPETTA DI ESSERE ATTUATA DA SETTE ANNI; il CORA ha presentato il 6 febbraio un esposto presso la Procura della Repubblica di Torino e presso tutte le procure piemontesi (e in molte altre procure d'Italia...) chiedendo alla magistratura di verificare l'esistenza di eventuali reati omissivi.

Gli antiproibizionisti radicali hanno unicamente la forza per denunciare una violazione di legge che comporta ogni giorno, ogni notte, sofferenza e violenza per i cittadini, non solo tossicodipendenti;

la procura della Repubblica, l'Assessore regionale alla Sanità, le maggioranze che governano la Regione e la Città hanno il potere e il dovere, ciascuno per quanto gli compete, di affrontare finalmente il problema, di non accontentarsi di rincorrere le continue emergenze.".

Torino, 27 febbraio 1998