Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 07 lug. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza droga
Fischetti John - 1 marzo 1998
documenti

ordine del giorno depositato giovedì scorso dai consiglieri comunali citati negli articoli che ho riportato nei giorni scorsi.

Dovrebbe essere discusso ad aprile.

****************************************

ORDINE DEL GIORNO

OGGETTO: Sulla urgenza e necessità di normalizzare le politiche cittadine sul tema dell'utilizzo della Cannabis sativa L.

Il Consiglio Comunale di Pordenone,

PREMESSO CHE

* per Cannabis sativa L. e per Cannabis indica si intende la definizione data dalla legge italiana con riferimento alle convenzioni internazionali: per "Cannabis o canapa indiana" si intende la sommità secca, fiorita o fruttifera degli steli femminili della Cannabis sativa L., e che le droghe dette Hascisc e Marijuana sono derivati di questa pianta. La legge italiana prevede la proibizione della Cannabis a qualunque tipo essa appartenga.

* il numero di consumatori abituali o occasionali di Cannabis sativa L. e dei suoi derivati (le cosiddette droghe leggere) non è stimato ufficialmente, ma si valuta comunque nell'ordine delle alcune migliaia di persone nella sola Pordenone (per la gran parte insospettabili soggetti "inseriti");

* le politiche sociali, sanitarie, criminali e dell'ordine pubblico, che riguardano la Cannabis ed altre sostanze, sono condizionate e pregiudicate a livello europeo ed internazionale da legislazioni proibizionistiche che alcune città europee hanno, però, iniziato coraggiosamente a "denunciare", attraverso la sperimentazione di strategie alternative;

* anche per quanto riguarda la Cannabis sativa L., la sperimentazione intrapresa sul piano internazionale, che comunemente viene definita con il termine "politiche di riduzione del danno", è consistita essenzialmente:

a) nella parziale sostituzione dell'offerta del mercato illegale con forme di vendita o di somministrazione legale delle droghe proibite, mediante l'utilizzo dei più svariati strumenti giuridici: dalla sospensione dell'applicazione della normativa proibizionista con il ricorso alla clausola della "non obbligatorietà dell'azione penale", come avviene in Olanda; alla deroga rispetto alla legislazione sanitaria, con il ricorso a protocolli, validati internazionalmente, di sperimentazione scientifica, come avviene in Svizzera;

all'inserimento nella Farmacopea ufficiale di sostanze inserite negli elenchi delle Convenzioni Internazionali in materia di stupefacenti, come avviene in Gran Bretagna;

b) nell'istituzione di aree di relativa e controllata extraterritorialità (intese soprattutto come "aree di servizio" per i consumatori di droghe), peraltro di diversissima natura e finalità: dai coffee-shop olandesi alle "Fixerstube" tedesche, centri a bassa soglia in cui alla possibilità per i tossicodipendenti da oppiacei di consumare "liberamente" droga, senza rischiare l'intervento delle forze di polizia, si affianca l'offerta di servizi sociali e sanitari da parte delle istituzioni pubbliche;

* i risultati di queste politiche hanno complessivamente concorso a ripristinare migliori condizioni di sicurezza nelle città ed un migliore livello di assistenza dei cittadini tossicodipendenti, e ad orientare i consumi di droghe, e più in generale gli stili di vita dei consumatori, verso forme socialmente più sostenibili o, comunque, meno dirompenti.

* gli organi istituzionali dell'Unione Europea hanno più volte consigliato ai propri Stati membri la sperimentazione di politiche diverse da quelle proibizioniste; e, con particolare riferimento alla Cannabis, è stato consigliato un nuovo inserimento della sostanza e dei suoi derivati in tabelle meno restrittive; il C.I.O. ha di fatto depenalizzato l'uso della canapa nell'ambito della disciplina sportiva, in seguito al caso di doping da Cannabis (Caso Rebagliati) alle ultime Olimpiadi invernali di Nagano, ritenendo la canapa non ascrivibile alla Tabella delle sostanze pericolose ai fini sportivi;

* il rinnovato interesse per l'uso terapeutico delle droghe proibite, con particolare riferimento alle prese di posizione scaturite dall'intervento del Procuratore Generale di Cassazione Galli Fonseca riguardo alla somministrazione controllata di oppiacei, alla recente conferma, da parte della popolazione Svizzera in seguito a Referendum, della validità delle iniziative pilota di somministrazione controllata di oppiacei a tossicodipendenti, ed alla vittoria del Referendum Californiano (Proposition 215) riguardo l'uso terapeutico della Canapa, ha imposto all'opinione pubblica e alla classe politica una più ampia e articolata visione del approccio medico alle sostanze proibite;

* l'indiscussa validità della Cannabis Sativa L. nella produzione industriale di tessuti, cordame, carta, alimenti e materiali sostitutivi dei derivati del petrolio, ha permesso di avviare, legalmente, coltivazioni, industrie di trasformazione, reti commerciali in diversi paesi europei (Inghilterra, Germania, Francia, Svizzera), grazie anche al finanziamento della Unione Europea; la canapa ha inoltre il pregio di essere una delle coltivazioni a più alta redditività e minor impatto ambientale, inserendosi perfettamente nella politica di riduzione del danno ambientale portata avanti dalla Unione Europea.

RITIENE CHE

* per affrontare i problemi delle aree a rischio "per droga e criminalità" che caratterizzano, tutte le Città Europee, sarebbe opportuno che la legislazione nazionale consentisse di sperimentare processi di "normalizzazione", di cui l'esperienza internazionale attesta la validità;

* anche sui temi posti in premessa, la strada su cui occorre che l'Amministrazione si attivi, sia quella della "denuncia" dei pericoli di una legislazione sulla droga, come quella italiana, che rappresenta sempre più un limite e non una risorsa, un alibi per gli immobilismi ed un freno per le buone volontà; tale denuncia deve essere posta all'attenzione del Governo e del Parlamento al fine di riformare al più presto le norme che impediscono forme di sperimentazione sociale, politica, sanitaria ed economica che altri Paesi europei stanno attuando con ottimi risultati;

* sia urgente lavorare al più presto ad un progetto sulla Città e le droghe che consenta a Pordenone di proporsi - con il concorso delle competenze, delle conoscenze e delle esperienze che la Città offre - come laboratorio dell'innovazione e della riforma anche sui temi delle politiche sulle droghe ed in particolare sulle prospettive di utilizzo legale della Cannabis Sativa L..

* riguardo la prospettiva di un utilizzo industriale e commerciale dei derivati non droganti della canapa, la Città, grazie alla sua indubbia capacità imprenditoriale, possa diventare esempio per altre realtà con gravi difficoltà economiche, che creerebbero, in tal modo, attività produttive a bassissimo impatto ambientale, ed ad alta redditività;

IMPEGNA IL SINDACO

* a rappresentare al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Sanità, al Ministro della Famiglia e Solidarietà Sociale, al Ministro delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali, al Ministro dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato, al Ministro dell'Ambiente, al Presidente della Camera, al Presidente del Senato ed ai Presidenti delle Commissioni Igiene e Sanità, Giustizia e Affari Sociali dei due rami del Parlamento, la volontà del Consiglio Comunale a che: si discutano al più presto le diverse proposte di legge, parlamentari e d'iniziativa popolare, che richiedono la legalizzazione dei derivati della cannabis e dell'uso terapeutico degli oppiacei; sia convertito al più presto in legge il decreto di riforma del Testo Unico sulle tossicodipendenze, in una versione che recepisca le proposte di concrete politiche integrate di "riduzione del danno", che prevedano anche sperimentazioni di somministrazione controllata di oppiacei, che venga avviata una seria discussione riguardo l'adeguam

ento delle leggi italiane alle normative europee per quanto riguarda la coltivazione, l'uso industriale e la commercializzazione della Cannabis Sativa L. per usi industriali e artigianali (non psicotropi).

* ad inviare il presente Ordine del Giorno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero della Sanità, al Ministero della Famiglia e della Solidarietà Sociale, al Ministro delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali, al Ministro dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato, al Ministro dell'Ambiente, alle Presidenze di Camera e Senato, alle Presidenze delle Commissioni Igiene e Sanità, Affari Sociali e Giustizia di Camera e Senato, alle Presidenze dei Gruppi Parlamentari di Camera e Senato.

****************************************

petizione popolare di appoggio all'ordine del giorno

****************************************

COMITATO IN/COSCIENZA Comitato pordenonese per l'uso legale della canapa - SINISTRA GIOVANILE - CO.R.A. Coordinamento radicale antiproibizionista - GIOVANI VERDI

Petizione Popolare in appoggio all'Ordine del Giorno, presentato in Consiglio Comunale di Pordenone, che ha come oggetto: Sulla urgenza e necessità di normalizzare le politiche cittadine sul tema dell'utilizzo della Cannabis sativa L..

I cittadini firmatari chiedono che venga al più presto discusso il predetto Ordine del Giorno, e che l'amministrazione comunale di Pordenone prenda una decisione coraggiosa, approvando l'O.d.G., e impegnandosi a divenire laboratorio di discussione riguardo la possibilità di sperimentare iniziative di legalizzazione della Cannabis Sativa L. e dei suoi derivati, sia psicotropi (le droghe leggere), sia industriali (tessuti, cordami, materiali sostitutivi della plastica e alimenti).

NOME E COGNOME INDIRIZZO FIRMA

----------------------------------------------------------------------------

| | |

----------------------------------------------------------------------------

| | |

----------------------------------------------------------------------------

****************************************

--- MMMR v4.80reg * Gutta cavat lapidem

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail