Mosca, 3 marzo 1998 -- Il 2 marzo 1998 la Duma di Stato ha aperto il dibattito sulla droga, organizzato dal Comitato della Duma per la tutela della salute.
Nessun rappresentante del Partito Radicale Transnazionale - l'unica organizzazione antiproibizionista in Russia - e' stato invitato a partecipare al dibattito. Cio' nonostante i militanti del Partito Radicale hanno organizzato un'originale manifestazione antiproibizionista alle porte della sala delle conferenze nella Duma: cinque radicali con le spille con il disegno che rappresenta un foglietto della cannabis e le parole "Legalize!" hanno distribuito tra i partecipanti alla discussione l'appello antiproibizionista al Parlamento Russo "Per l'intervento dello stato di diritto: legalizzare e controllare la droga per combatterla meglio".
L'appello per il quale raccogliamo le firme da sabato scorso invita i parlamentari a risolvere al piu' presto alcuni problemi fondamentali: legalizzare la produzione, la vendita e il consumo delle "droghe leggere", cioe' della cannabis e dei suoi derivati; abolire la responsabilita' sia amministrativa che penale per il consumo personale di qualsiasi droga; garantire la liberta' terapeutica e il diritto dei tossicodipendenti alla cura, inclusa la somministrazione del metadone e dell'eroina per la cura; rivedere nel senso antiproibizionista le convenzioni dell'ONU sulle droghe (1961, 1971 e 1988).
Alla fine gli organizzatori del dibattito hanno concesso la parola al rappresentante del Partito Radicale Lev Levinson che ha spiegato le proposte antiproibizioniste dei radicali, espresse nell'appello al Parlamento.
Il Presidente del Comitato della Duma per la tutela della salute Nikolaj Gerasimenko (gruppo "Le Regioni Russe") ha dato un parere negativo sulle proposte antiproibizioniste e sul "modello olandese" della tolleranza per le droghe leggere. Secondo Gerasimenko, in tutta l'Europa cresce il protesto contro la posizione presa dal governo olandese e, in particolare, "la Francia si lamenta per la conseguenze degli esperimenti olandesi".
Il Viceministro degli Interni Vladimir Kolesnikov, il vicepresidente della Commissione Governativa per l'opposizione all'abuso degli stupefacenti e alla circolazione illegale della droga, ha dichiarato nel suo intervento che bisogna fare causa ai radicali e che la nuove legge sulle droghe glielo permette.
Allo stesso tempo un suo vice, deputato della Duma Vladimir Davidovskij (Partito Liberal-democratico della Russia - di Zhirinovski) ha invitato i suoi colleghi a esaminare con attenzione le proposte antiproibizioniste dei radicali e ha proposto di organizzare persso il Presidente un consiglio di esperti per studiare questo problema; secondo lui, e' necessario che del consiglio facciano parte i rappresentanti del Partito Radicale Transnazionale.