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Conferenza droga
Manfredi Giulio - 23 marzo 1998
A TORINO, IL PRIMO ESEMPIO DI "RETATA SU ORDINAZIONE"; GLI SPACCIATORI RINGRAZIANO E RACCONTANO ...

E' successo che mercoledì scorso "La Stampa" ha inaugurato la sua "nuova cronaca di Torino" con un paginone interamente occupato dal seguente reportage <> di Claudio Giacchino: "...Nell'intero orario del mercato libero non vedremo l'ombra di un agente nè di un militare. Perchè, come spiega un equipaggio (non specifichiamo di quale corpo per evitargli punizioni disciplinari): <In risposta alla "sparata" de "La Stampa", le forze dell'ordine hanno compiuto nella giornata di giovedì una grande retata ai Murazzi: <Sabato 21, nuovo grosso servizio di Claudio Giacchino <>:

<del muro, dentro i bidoni così se ci perquisiscono non trovano niente. I clienti hanno cercato invano, è difficile trovare i nascondigli...(sugli altri spacciatori, ndr) Siamo paesani, amici , parenti, veniamo dalla zona di Casablanca, grande è la solidarietà. Però, la situazione sta peggiorando: dal Marocco arrivano che sono sempre più giovani, gli ultimi hanno solo 15 anni. Sono deboli, si ubriacano, qualcuno ha cominciato a bucare. Ecco il motivo dei litigi, delle coltellate...(sui clienti, ndr) Rapiniamo quelli che hanno il telefonino, l'orologio bello, anelli e catene d'oro. Giusto no? Perchè loro devono avere le cose di valore e noi no?... Abito da un connazionale pulito, lavora in un ristorante; giro sempre senza documenti, quando mi fermano dò il nome che mi invento sul momento. Una volta sono stato espulso. L'espulsione è una vacanza. Spiego: è una fregatura se ti mandano via subito, quando non hai ancora guadagnato. Allora, devi di nuovo tirare fuori un milione per il viaggio clandestino. Se ti bec

cano dopo mesi di lavoro, beh, chissenefrega, un po' di denaro l'hai fatto. Inoltre, puo tornare quando ti pare. Dal mio Paese continuano a telefonarmi conoscenti e parenti di parenti, tutti vogliono raggiungermi. Perchè vedono la valanga di soldi che mando a casa. Ma vendere droga è difficile, ci vogliono nervi saldi... Ieri ho venduto 20 grammi, quindi a me sono venute 600 mila lire. In media, faccio 8-9 milioni al mese. Ah, scrivi ancora sui Murazzi, così la polizia viene di nuovo, porta via gli altri e io guadagno di più>>.

Dall'ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di Torino il 10 settembre 1996:

"...le aree della città in cui più convergono ed acquistano evidenza i molteplici problemi (sociali, sanitari e di ordine pubblico) connessi al fenomeno delle dipendenze e dei consumi di sostanze illegali non definiscono una "mappa dell'emergenza", ma, se così si può dire, rappresentano la "fotografia di una normalità", che non è in alcun modo possibile riassorbire, e che coinvolge direttamente, e per certo verso profondamente (nelle culture, abitudini e stili di vita) decine di migliaia di persone; l' "elastico impazzito" fra repressione e tolleranza, che ha contraddistinto le politiche dell'ordine pubblico a Torino sui "casi" San Salvario, Porta Palazzo e Murazzi, merita una valutazione realistica e severa, se oltre a rivelarsi inefficace ed a limitarsi a rimescolare il mercato delle droghe illegali, ha finito per diventare un problema fra i problemi che avrebbe dovuto contribuire a risolvere...".

Mi pare che la grave responsabilità della giunta Castellani (ma il discorso può essere allargato alle altre giunte dell'Ulivo) è di aver gettato alle ortiche la politica di "normalizzazione" che l'ordine del giorno prefigurava (o, meglio, prefigura), ritenendola troppo impegnativa e "compromettente", non accorgendosi che, così facendo, essi sono, volenti o nolenti, attratti e succubi delle parole d'ordine della destra, del mito della "legge e ordine".

(Sempre venerdì scorso, manifestazione del Polo, a Torino, capeggiata da Raffaele Costa e monopolizzata dai gruppi giovanili di AN: "...il canto più gentile (gli altri epiteti che correvano nel corteo sono impubblicabili) diceva: <

 
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