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Conferenza droga
Radio Radicale Roberto - 1 aprile 1998
DROGA: IL RAPPORTO ANNUALE DELL'O.I.C.S. / 2
LE GRANITICHE CERTEZZE DEI CONTROLLORI DELL'ONU

di Maurizio Turco del CORA-Coordinamento radicale antiproibizionista

L'Opinione, 1 aprile 1998

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Il rapporto annuale dell'Organo Internazionale di Controllo sugli Stupefacenti dell'O.N.U., presentato lo scorso 24 febbraio, e' diviso in tre capitoli: "Come prevenire l'abuso di droghe in un ambiente favorevole alla promozione delle droghe illecite", "Funzionamento del sistema internazionale di controllo delle droghe" (che non prenderemo in esame e che, sostanzialmente, tratta dell'applicazione delle convenzioni internazionali, ovvero fa il punto sulle quantita' di stupefacenti prodotte legalmente a fini medici e scientifici, il cui uso per altri fini e' illecito) e "Analisi della situazione mondiale". Partiamo da quest'ultimo capitolo.

Per ciascuna area geografica il titolo del primo paragrafo recita: "Principali fatti nuovi". Leggiamoli in estrema sintesi. "Malgrado le azioni di eradicazione e i sequestri di importanti quantita'" l'Africa "continua ad essere un grosso fornitore di cannabis e di resina di cannabis sul mercato illecito africano ed europeo". In America centrale e nei Caraibi "prosegue il transito in grande scala di cocaina proveniente dall'America del Sud destinata all'America del nord". In America del Nord "malgrado il sequestro di quantita' importanti di cocaina ed eroina, queste due sostanze continuano ad essere massicciamente contrabbandate attraverso il Messico". In America del Sud "le operazioni transfrontaliere comuni hanno permesso di sequestrare quantita' sostanziali di droga e di smantellare diverse organizzazioni di trafficanti" eppure "la produzione illecita di foglie di coca, la fabbricazione e il traffico illecito dei derivati della coca continuano" e "l'abuso di coca base, di pasta di coca nonche' di cloridrat

o di cocaina e di crack si diffonde nella regione". Nell'Asia dell'Est e del Sud-Est "la cultura del papavero per oppio, la produzione d'oppio, la fabbricazione d'eroina e il traffico d'oppiacei a fini illeciti restano dei gravi problemi (...) L'uso intravenoso di eroina si diffonde (...) La fabbricazione illecita e il traffico d'amfetamine sono in aumento e l'abuso di metamfetamine pone dei grandi problemi ai governi di alcuni paesi". E ancora: "L'abuso e il traffico di sciroppo antitosse a base di codeina e buprenorfina sottratta dai circuiti leciti e anche di cannabis e di eroina persiste in Asia del Sud". Asia occidentale: "In Afghanistan (...) la coltura di papavero da oppio, la produzione d'oppio e la fabricazione di eroina, praticata illecitamente su grande scala, continua (...) In Pakistan, siccome l'eroina e' facile da ottenere a buon mercato, il suo abuso non cessa d'aggravarsi (...) La coltura illecita e il consumo di cannabis sono molto diffuse nella regione". Per quanto riguarda l'Europa "malgra

do l'evoluzione di tendenza (diminuisce il numero di coloro che abusa di eroina e aumenta quello dei consumatori occasionali di stimolanti e allucinogeni, n.d.r.) essa "resta un grande mercato per le droghe illecite" e "i paesi dell'Europa centrale ed orientale (...) hanno grandi difficolta' a prevenire la diffusione dell'abuso di droghe". In Australia e in Papua-Nuova Guinea, l'abuso di cannabis e' uno dei piu' elevati al mondo. Inoltre, in Australia progredisce rapidamente l'abuso di derivati amfetaminici.

La crescita di produzione e consumo sono tutt'altro che dei "fatti nuovi" giacche', anno dopo anno, vengono denunciati proprio nel rapporto annuale dell'O.I.C.S. Di fronte a questo bilancio qualsiasi cittadino di buon senso avrebbe perlomeno il dubbio che le Convenzioni internazionali sulle droghe non solo sono inefficaci, ma addirittura dannose. I membri dell'O.I.C.S., come si e' visto, sono pero' "persone che, per la loro competenza, la loro imparzialita' e il loro disinteresse, ispirano la fiducia generale" e quindi non hanno dubbi. Non a caso l'analisi sulla situazione mondiale chiude il rapporto, mentre la risposta da dare al flagello delle droghe proibite e' il primo capitolo.

(2 - continua)

 
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