("La Stampa", cronaca di Torino, di oggi)"Un'alleanza tra maghrebini e albanesi per controllare lo spaccio di stupefacenti sul territorio cittadino. Un inedito accordo rilevato per la prima volta dalla polizia, che nasconderebbe interessi ancora tutti da capire. L'intesa, però, potrebbbe durare poco per via delle profonde diversità culturali che caratterizzano le due etnie. E un enorme aumento del lavoro della questura per espellere dal Paese stranieri indesiderati.
I dati sono il frutto di un'analisi effettuata dalla questura sulle ultime operazioni antidroga condotte in città, e sull'andamento dell'attività degli uffici nel mese di marzo. La novità nei meccanismi di controllo dello smercio di stupefacenti è inedita. Collegamenti tra nordafricani ed albanesi sarebbero stati riscontrati in più di un'occasione, anche se manca la prova di sistematiche intese tra i due gruppi. <>...".La polizia potrebbe utilmente riandare con la memoria agli accordi stipulati da cent'anni in qua negli Stati Uniti fra mafie italiane, irlandesi, ebree epoi dopo sudamericane e cinesi, accordi instabili a cui seguivano guerre furibonde e nuovi accordi... C'è il rischio evidente che Torino diventi "città laboratorio" anche in questo campo; intanto, martedì una squadra di sette uomini di colore ha fatto irruzione nella sede di AN, nel quartiere di San Salvario, minacciando l'unico militante presente e mettendo a soqquadro la sede; certo, AN ha subito reagito alla sua maniera; certo, il fatto è grave e, mi pare, il primo del genere in Italia....