<>("Sole 24ore" del 18/4/98)
"Roma - Il medico deve essere libero di prescrivere la cura di cui è convinto e, quindi, deve anche poter dire di no, se non ne è convinto, al paziente che chiede di essere curato con la terapia del professor Di Bella: l'indicazione è contenuta in un documento messo a punto dal Comitato nazionale di bioetica che verrà inviato alla presidenza del Consiglio dei ministri.
Nel documento viene dunque ribadita la libertà di scienza e coscienza del medico, pur rispettando la libertà dei pazienti di scegliere la terapia che vogliono: il Comitato ha tutelato il ruolo di un medico che non può essere passivo. Il Comitato ha contemporaneamente sottolineato la necessità che sia rispettato il principio della competenza: spetta al mondo scientifico dire l'ultima parola sull'efficacia di una cura, alle istituzioni politiche spetta invece decidere se darla gratuitamente o no ai cittadini, alla magistratura , infine, tocca il compito di intervenire in caso di illecito.
<>. Il Comitato ha ribadito quanto aveva risposto nel febbraio scorso a un quesito posto dall'Istituto oncologico di Torino: <>...".