Prevista anche la depenalizzazione della coltivazione per uso personale e della cessione gratuita. Pronto il progetto del governo.[r. r.] La Stampa, 23 aprile 1998
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ROMA. Tra poche settimane il governo presentera' in Parlamento alcune importanti modifiche alla legge sulle tossicodipendenze. Lo ha confermato ieri il sottosegretario alla Giustizia, Franco Corleone, e del problema droga si e' parlato anche nel vertice pomeridiano tra governo e maggioranza in tema di giustizia. L'orientamento e' di depenalizzare la semplice detenzione di droga per uso personale anche quando il consumo e' di gruppo, di non punire la cessione gratuita e la coltivazione domestica per uso personale. Verrebbe, insomma, attenuata la severita' della disciplina oggi in vigore, attraverso una piu' marcata distinzione tra il piccolo e il grande spaccio.
I contenuti della proposta governativa si chiariranno meglio nei prossimi giorni, quando arrivera' nelle mani del ministro della Giustizia Flick un'apposta relazione messa a punto da una commissione di studio interministeriale. E gia' si accendono le prime polemiche, con il responsabile giustizia del Ppi, Pietro Carotti, che esprime forti riserve, spiegando che il suo partito e' contrario alla depenalizzazione, cui preferirebbe una diminuzione della pena o pene alternative.
Tra le proposte che il governo sta studiando, ci sarebbe anche una sospensione condizionale della pena (qualora non superi i sei anni), quando ci sia stata la positiva conclusione di un programma terapeutico. Verrebbe limitato il campo delle sanzioni amministrative (oggi e' previsto il ritiro di patente, porto d'armi e passaporto). Infine, sarebbe prevista la possibilita' di detenzione in ospedale o in casa-famiglia per i detenuti malati di Aids.
Sempre sul fronte della droga, ieri il governo ha lanciato la sua vasta campagna anti-ecstasy. Si chiamera' "No Excess", in sigla "Noxs". L'ha presentata Livia Turco, ministra della Solidarieta' sociale. Azioni nelle discoteche, ai concerti, negli eventi giovanili, dove si fa sport. Depliant nei quotidiani sportivi e periodici giovanili. Spot in stile "avanguardia", bianco e nero, pellicola sgranata e giovanotti che chiacchierano a ruota libera. Il tutto per dire ai ragazzi di andarci piano con le pasticche, con le anfetamine e l'ecstasy. "Partiamo dal presupposto che queste droghe non riguardano i giovani del disagio, ma nella loro vita normale. E' quindi molto piu' impegnativo fare prevenzione", spiega la ministra Turco. E' critica la comunita' di San Patrignano, pero'. "Giudizi affrettati", replica l'esponente del governo.
Alla ministra Turco non sono affatto piaciuti i commenti di San Patrignano. "Contesto radicalmente l'accusa che questa sia una campagna con un approccio rinunciatario nei confronti del problema-droghe. Al contrario, si inserisce in un contesto di forte prevenzione. Il nostro dovere e' sia di fare prevenzione, sia di informare i giovani sulla riduzione del danno. Mi dispiace che su questi temi cosi' importanti si debbano inserire polemiche pretestuose, invece di avviare una discussione approfondita sulle nuove droghe. Quello che non accetto e' leggere che usiamo soldi dello Stato per una campagna rinunciataria. Questo e' profondamente falso. Noi, comunque, andremo avanti".
Il regista Davide Ferrario - cinematografia giovanilista: "Tutti giu' per terra", "Figli di Annibale" - e' stato incaricato di girare spot che possano attrarre l'attenzione dei diciottenni o dei loro fratelli minori. Non a caso, linguaggio da adolescenti, ovviamente incomprensibile per i genitori, e' stato scelto come simbolo della campagna un "pac-man", l'omino dei videogiochi. Punti di forza, il treno azzurro che tra luglio e agosto raccatta migliaia di ragazzi che corrono verso la riviera romagnola. Intanto, un Tir attrezzato presidiera' le 30 piazze dove, quest'estate, ci saranno concerti-evento. E non mancheranno le inserzioni sui giornali, i depliant, gli spot alla tv e alla radio. Ma si spera nell'appoggio da parte del popolo delle discoteche. La campagna costera' quasi 8 miliardi.