Tornando in Italia, segnalo copertina e servizio di "Sette" (inserto del giovedì del "Corsera") sulla legalizzazione delle droghe leggere. Leggo qua e là:<<...Per quanto riguarda i consumatori abituali, secondo il Coordinamento antiproibizionista, radicale, sarebbero circa tre milioni...Ma la tradizionale divisione fra destra e sinistra non tiene. In primo luogo perchè nel Polo per le libertà milita, tra gli altri, quel Marco Taradash che da anni conduce una serrata battaglia antiproibizionista, in linea con Pannellas e i radicali che negli anni '70 venivano accusati dal Pci di condurre battaglie <>, cioè (marxianamente) di traascurabile importanza. E poi basta andarsi a rileggere l'elenco dei firmatari della proposta di legge che Corleone aveva presentato nella scorsa legislatura, il 5 aprile 1995: oltre ai nomi, ora scomparsi, di Luciano Violante, Franco bassanini, Livia Turco e Anna Finocchiaro, comparivano leghisti come Luca Leoni Orsenigo e Roberto Maroni....Pietro Folena(Ds):<ovani comunisti ho proseguito su questa strada, anche se ho fatto sempre molta attenzione a evitare che si scadesse nella concezione "permissivistica" delle droghe leggere disffusa in alcune anime della sinistra>>....Niki Vendola di Rifondazione Comunista: <>.....Dulcis in fundo, una lunga intervista col ministro per le Pari opportunità Angela Finocchiaro, dall'eloquente mesaggio: se anche la piacente e rassicurante ministra pidiessina è per la depenalizazione (non legalizzazione) allora si può fare....