IL VERO OLTRAGGIO ALLA DECENZA NON E' DROGARSI IN PUBBLICO, MA SONO I SERVIZI PUBBLICI PER LE TOSSICODIPENDENZE APERTI LA META' DEL TEMPO PREVISTO DALLA LEGGE...
PROCURATORE LAUDI, COSA ASPETTA AD INTERVENIRE?
CARI PELLEGRINI DELLA SINDONE, PRATICATE LA CARITA' CRISTIANA VERSO CHI, OGNI GIORNO, E' CROCIFISSO DALLE DROGHE DELLE MAFIE E DA UNA LEGGE PROIBIZIONISTA CHE NUTRE LE MAFIE DELLE DROGHE!
Giulio Manfredi, esponente del CORA, ha dichiarato:
"Il tossicodipendente denunciato per essersi drogato in pubblico dovrà spacciare una dose in più per pagare la multa o si farà un mese di carcere che aggraverà ancora di più la sua condizione; è questo che si vuole? Qual è il "segnale" che si vuole mandare: fatevi di nascosto, almeno fino al termine dell'Ostensione della Sindone?
Le forze dell'ordine applicano la legge; bene, il CORA chiede che la legge venga applicata anche rispetto ai giorni e agli orari di apertura dei servizi pubblici per le tossicodipendenze, che sono aperti la metà del tempo previsto; a Torino e nelle grandi città non esiste un SERT aperto 24ore su 24, festivi compresi; la legge (art. 118, 3· comma, del DPR 309/90) attribuisce ai presidenti delle giunte regionali e al ministro della sanità precisi poteri sostitutivi d'intervento in caso di inadempienza delle ASL.
Da cento giorni la Procura di Torino, le Procure del Piemonte, altre 60 Procure d'Italia hanno ricevuto esposti circostanziati del CORA; a Torino il fascicolo è stato affidato al sostituto procuratore Maurizio Laudi: Dr. Laudi, cosa aspetta ad intervenire?
Infine, ai cari pellegrini della Sindone un caldo invito: esercitate la carità cristiana soprattutto verso chi, ogni giorno, è crocifisso dalla droghe delle mafie e da una legge proibizionista che nutre le mafie della droghe!
Torino, 19 maggio 1998