Roma, 17 giugno 1998
In relazione alla proposta di introdurre in Germania la somministrazione controllata dell'eroina, avanzata da alcuni sindaci, amministratori e capi della polizia tedeschi, il quotidiano "L'Opinione" ospiterà nell'edizione di domani l'intervento di Carmelo Palma, del Cora-Coordinamento Radicale Antiproibizionista. Se ne anticipano alcuni brani (con preghiera di citarne la fonte)
In Germania un vasto schieramento di capi della polizia, sindaci, ministri regionali, anche di marca chiaramente democristiana, ha chiesto di adottare il 'modello svizzero' della somministrazione controllata dell'eroina. Per ragioni di fatto, e anche di principio. Non ne possono letteralmente più di ottenere risultati esattamente opposti agli obiettivi e non se la sentono più di far finta di nulla. Hanno capito che dal tunnel della droga si esce, ma da quello del proibizionismo no
Bisognerà riflettere sul fatto che in Italia, se si eccettuano poche e autorevolissime eccezioni, come quella del Procuratore Generale della Cassazione Galli Fonseca, e del compianto dottor Coiro, non esistono operatori della giustizia e della repressione che chiedano un cambiamento di rotta delle politiche e delle leggi sulla droga
Se, ad esempio, si fanno i congressi dell'Anm per organizzare l'opposizione politica ad alcune riforme della giustizia, non si capisce per quale ragione i giudici italiani, o almeno alcuni di loro, non si sentano "tenuti" a intervenire su di una legge manifestamente criminogena. Se si alzano dolorosi lamenti per l'aggravio di lavoro che per magistratura e forze dell'ordine deriva dall'applicazione della legge Simeone-Saraceni, molto - a maggiore e migliore ragione - si potrebbe dire della legge sulla droga, che produce ogni anni centinaia di migliaia di reati, e decine di migliaia di condanne e detenzioni