DROGA/PR: VALERIJ BORSCEV REPLICA A NIKOLAJ GERASIMENKO, PRESIDENTE DEL COMITATO SANITA' DELLA DUMA
10 giugno 1998
Rif. N 1477
Ai Deputati della Duma di Stato
dell'Assemblea Federale della
Federazione Russa
Stimati colleghi,
il 5 giugno scorso il deputato Gerasimenko ha diffuso la dichiarazione "Sull'attivita' dei partigiani del Partito Radicale Transnazionale alla Duma di Stato".
La suddetta dichiarazione contiene una serie di invenzioni che mi disonorano e mi screditano e che danno una visione travisata della mia posizione sul problema della droga e sulla legge federale "Sugli stupefacenti e sulle sostanze psicotrope".
Attualmente, per la mia iniziativa,tra i deputati della Duma di Stato vengono raccolte le firme sotto l'appello alla Corte Costituzionale della FR a proposito della verifica della costituzionalita' di alcuni articoli della suddetta legge, i quali, a mio parere (e non solo), contraddicono la Costituzione della Federazione Russa.
Si propone di esaminare la costituzionalita' delle seguenti norme di legge:
sull'approvazione della Lista delle sostanze stupefacenti e psicotrope e sulla procedura dell'introduzione delle modifiche e delle aggiunte alla Lista da parte del Governo della Federazione Russa e non da una legge federale, mentre, in conformita' all'articolo 55 della Costituzione della Federazione Russa, i diritti e le liberta' dell'uomo e del cittadino non possono essere limitati che dalla legge federale;
sul divieto dell'uso delle droghe a scopo terapeutico dai medici privati e sulla cura dei tossicodipendenti agli istituti sanitari non statali, il che non corrisponde ai principi della politica statale per la sanita' e agli obiettivi della tutela della salute, stabiliti dagli articoli 41 e 55 della Costituzione;
sulla possibilita' di inviare una persona all'esame medico coercitivo senza la decisione giudiziaria, il che contraddice articoli 22 e 46 della Costituzione.
Oltre alle indicate norme della legge "Sugli stupefacenti e sulle sostanze psicotrope", che contraddicono la Costituzione della Federazione Russa, questa legge ha numerosi difetti di principio, in particolare, quelli indicati dai piu' rinomati medici russi specializzati nel campo. Cio' riguarda il fatto che la legge presuppone l'approvazione di circa 50 regolamenti di attuazione il che lascia grande spazio all'arbitrio dei ministeri, all'introduzione del concetto indeterminato dell'"analogo" e di altri regolamenti equivochi.
La critica da posizioni di principio di questa legge, da me espressa, ha spinto il deputato Gerasimenko ad accusarmi di favoreggiare gli interessi della narcomafia, di avere l' interesse personale alla diffusione della droga nel paese e di altre cattive intenzioni.
Tutte le sue affermazioni non sono altro che una sporca calunnia. Non sono mai intervenuto in favore della legalizzazione della droga, anzi, trovo questa formulazione del problema assolutamente sbagliata e l'ho dichiarato in pubbico piu' di una volta, anche in presenza del signor Gerasimenko.
Inoltre, il deputato Gerasimenko mi accusa di non aver partecipato alla preparazione della legge sugli stupefacenti. Non e' vero e il Presidente del Comitato per la tutela della salute non puo' non saperlo. Nel corso della discussione del disegno della legge ho proposto alcuni ammendamenti di principio, soprattutto per escludere dal disegno il Capitolo Settimo che riguarda l'assistenza sanitaria dei tossicodipendenti. Purtroppo, l'ammendamento da me proposto e' stato respinto, Di conseguenza i medici specializzati assumono le funzioni delle forze d'ordine. Naturalmente, la maggioranza dei medici non lo puo' accettare.
Anche parlando del suo trionfo al canale NTV al programma "Entra la corte!" signor Gerasimenko volpeggia. Sebbene i giurati abbiano stabilito l'impossibilita' di legalizzare la marijuana nella Russia (e sono completamente d'accordo con la loro decisione), nel corso della trasmissione e' stata data una valutazione particolare della legge "Sugli stupefacenti e sulle sostanze psicotrope": i metodi della lotta contro la droga, proposti dalla suddetta legge, sono stati riconosciuti inaccettabili per la societa' civile.
La legge approvata invita a lottare non contro la narcomafia, ma contro i tossicodipendenti e insieme a loro con i nostri non pochi concittadini, nelle tasche dei quali si potrebbe all'improvviso trovare una sostanza proibita.
La legge ha un carattere apertamente poliziesco e repressivo; in nome del miglioramento dei risultati del lavoro della milizia vengono ammesse gravi violazioni dei diritti dell'uomo.
Invito i deputati della Duma di Stato a sostenere la richiesta alla Corte Costituzionale sulla suddetta legge.
Valerij BORSCHEV