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Conferenza droga
Poretti Donatella - 22 agosto 1998
MEDICINA: ACCERTATA 'DIPENDENZA' DA MARIJUANA E HASHISH
(ANSA) - CAGLIARI, 22 AGO - Contrariamente a quanto si e' creduto finora, anche hashish e marijuana provocano assuefazione e ''dipendenza''. Lo ha documentato uno studio pubblicato nell' ultimo numero della rivista ufficiale degli accademici americani, ''Proceeding national accademy sciences''. Lo studio, ''Mesolinic dopaminergic decline after cannabinoid withdrawal'', e' stato condotto da un' equipe di ricercatori del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell' Universita' di Sassari e del Dipartimento di Neuroscienze dell' Universita' di Cagliari, diretto da Gian Luigi Gessa. ''Lo studio - ha detto all' Ansa il dott. Marco Diana, che ha condotto la ricerca con Miriam Melis, Anna Lisa Muntoni e Gessa - ha riguardato le cellule dopaminergiche, quelle che vengono definite le cellule che convogliano il piacere. Sono quelle che nel cervello si attivano in occasione di qualsiasi stimolo piacevole. Abbiamo trovato che queste cellule riducono la loro attivita' in occasione della astinenza da hashish e marijuana. Per

l' esattezza dal Delta9THC, che e' il costituente psicoattivo della pianta, quello che viene fumato dalla gente''. ''Questo lavoro - hanno spiegato Diana e Gessa - dice che la cannabis produce modifiche nel cervello, dopo trattamento cronico, simili a quelle prodotte dall' alcool e dalle sostanze oppiacee''. Finora la cannabis era considerata una sostanza ''leggera'' che non da' dipendenza. Una volta sottratta loro la cannabis - hanno spiegato i ricercatori - le cavie hanno avuto reazioni celebrali simili a quelle manifestate dopo sospensione di alcool o di eroina. ''E' stata dimostrata l' assuefazione a queste sostanze - ha detto Diana - e ci sono le evidenze sperimentali per poterlo sostenere. Queste cellule, in occasione di situazioni avversive, come la sindrome da astinenza, riducono la loro attivita' e quindi partecipano a quella sensazione di malessere psichico che accompagna la astinenza da sostanze da abuso. Non si pensava che i cannabinoidi, essendo considerati sostanze 'leggere', provocassero ques

te reazioni. Non possiamo piu' dire 'meglio una canna di un bicchiere di vino', e dobbiamo allertare sugli effetti della somministrazione cronica di cannabis anche nell' uomo''.

 
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