Roma, 15 settembre 1998 - Dichiarazione di Roberto Spagnoli, della Direzione del Cora
Una nota ufficiale di Palazzo Chigi ci informa che il Vice Presidente del Consiglio "ha espresso al Prof. Arlacchi il pieno appoggio per l'opera portata avanti". Non sappiamo francamente a cosa si debba il pieno appoggio che Veltroni ha rivolto a Pino Arlacchi ed all'Ufficio Onu per il controllo sul traffico di droga e sulla criminalita' che l'ex senatore del Mugello dirige a Vienna.
Fra i meriti di Arlacchi vi sono il tentato "sdoganamento" di regimi terroristici e sanguinari- come quello talebano - in nome della partnership per il controllo e la riduzione della produzione di oppiacei -; il "riciclaggio" dell'immagine internazionale di regimi sporchi - come quello iraniano - alle cui parate di regime "contro la droga" Arlacchi ha presenziato giubilante e riconoscente; la "promessa" ufficiale di abbattere il traffico di droga entro dieci anni (ne e' passato uno e non si vedono cambiamenti); "l'opposizione" e la condanna ufficiale del suo ufficio alle sperimentazioni terapeutiche come la somministrazione controllata dell'eroina che garantiscono, con successo, la difesa del diritto alle cure dei tossicodipendenti.
Insomma Veltroni ha dichiarato di appoggiare nell'opera di Arlacchi tutto cio' che Veltroni stesso, come parlamentare, non ci pare abbia mai guardato con particolare entusiasmo.
Ma, a quanto pare, il piu' ottuso e miope proibizionismo e', oltreche' pernicioso, anche contagioso.