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Conferenza droga
Radio Radicale Roberto - 30 settembre 1998
CASSAZIONE: DROGA; E' SPACCIO ANCHE SE DOSE E' INEFFICACE
(ANSA) - ROMA, 29 SET - La salvaguardia delle giovani generazioni, la salute, l'ordine pubblico e la lotta la narcotraffico sono i valori da tutelare in nome dei quali le Sezioni Unite della Cassazione - con una pronuncia (n.7993) che segna un nuovo orientamento nella giurisprudenza della Suprema Corte - affermano che lo spaccio di droga e' comunque un reato penale anche quando, nella dose venduta, il principio attivo e' cosi' basso da non produrre effetti.

In sostanza gli spacciatori sono pericoli pubblici anche quando commerciano 'roba' troppo tagliata e finora le sentenze che li hanno 'assolti' si sono basate su un ''presupposto erroneo'' assunto da alcuni giudici: ritenere che ci siano parametri legali per misurare la tossicita' delle droghe leggere e pesanti - le cosiddette soglie minime - e pensare che spacciare stupefacenti scadenti non produca danni. Nel dettaglio i supremi giudici - respingendo il ricorso di un pusher tunisino che vendeva eroina molto diluita - affermano che i parametri per individuare la soglia tossica di hascish e marijuana sono stati definiti dalle precedenti sentenze della Cassazione in modo ''giuridicamente non corretto'' perche' hanno fatto riferimento alla dose media di principio attivo senza valutare, per misurare il danno, la ''condizione soggettiva'' di chi le assumeva. E per l'eroina mancano soglie certe.(SEGUE).

29-SET-98 17:42 NNNN

CASSAZIONE: DROGA; E' SPACCIO ANCHE SE DOSE E' INEFFICACE (2)

(ANSA) - ROMA, 29 SET - Nel merito, infatti, le Sezioni Unite rilevano che i paramentri sono ''tutt'altro che uniformi'' dato che, nel '96 e nel '93, la IV e la VI sezione penale della Cassazione avevano fissato il ''limite minimo drogante'' dell'eroina in 25-30 milligrammi di principio attivo mentre altre pronunce le avevano abbassate in 18,4 e in 5-6 mg.

''L'incertezza che ne e' derivata sotto il profilo della repressione penale del narcotraffico imposto al nostro Paese da convenzioni internazionali - per le Sezioni Unite - e' basata sull'erroneo presupposto che la salute pubblica non sia messa in pericolo dall'assunzione di stupefacenti e psicotropi che non superino la cosiddetta soglia drogante''. Invece ''e' stato piu' volte sottolineato in sede scientifica che tali sostanze

danneggiano il sistema nervoso centrale e alterano le funzioni psichiche, specie nei soggetti deboli e giovani''. Inoltre le Sezioni Unite avanzano ''una considerazione di fondo'': siccome il legislatore non ha fornito una definizione delle droghe, ''limitandosi a individuarle e catalogarle'', a nulla rileva basarsi, per giudicare sulla gravita' di questo commercio, sul

loro livello drogante dal momento che manca, in leggi e decreti, ''ogni riferimento parametrico''. In questa assenza di limiti le Sezioni Unite concludono che ''qualunque'' sia la qualita' e quantita' di droga lo spaccio va punito penalmente perche' sono in gioco la vita dei giovani, la salute e la sicurezza.(ANSA)

29-SET-98 17:42

 
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