("La Stampa", cronaca di Torino, 12/11/98)"Le aziende non possono disporre test antidroga e test di gravidanza, neppure sui lavoratori in attesa di assunzione: l'importante principio è stato sancito dauna sentenza della Corte di Cassazione che ieri ha confermato la condanna di tre ex responsabili della Michelin per gli esami medici, tra il 1979 e il 1994,su aspiranti dipendenti. Per la Suprema Corte anche alle persone non ancora assunte si applica quindi l'art. 5 dello Statuto dei Lavoratori.
L'inchiesta sui test alla Michelin era partita dalprocuratore aggiunto Guariniello: nel gennaioscorso la Corte d'appello di Torino aveva condannato a 3 milioni di ammenda ciascuno (per violazione dello Statuto), l'ex presidente della Michelin, Emanuel Daubree, l'ex direttore dello stabilimento Torino-Dora, Cesare Mossetti, e l'ex capo del personale Mario Ballario... E ieri la Cassazione ha confermato quella sentenza e soprattutto quel principio: e cioè che tutti, assunti e non assunti, sono <> dallo Statuto e non possono essere sottoposti ai test...... La sentenza di ieri si allinea all'orientamento espresso per anni dalla sezione lavoro della Corte. Ma rompe nello stesso tempo quello che era stata per anni la linea delle sezioni penali della stessa Cassazione (vedi anche la sentenza n. 9973 del 24 giugno 1998 sulla quantità irrisoria di droga sequestrata ad uno spacciatore, che afferma il principio della "tolleranza zero", ndr).... Conclude Guariniello: <>".La legge proibizionista "tutela" il cittadino dalla "droga"; lamagistratura "tutela" il "cittadino (in quanto e solo se) LAVORATORE O ASPIRANTE TALE" dagli "eccessi delproibizionismo".... IL MITO DELLA "DROGA" E ILMITO DEL "LAVORO"; che bella lotta!