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Conferenza droga
Radio Radicale Roberto - 7 gennaio 1999
"PROCESSATE FIDEL CASTRO"
Parigi, la denuncia della figlia di un colonnello fucilato

di Alessandro Oppes - La Repubblica, 7.1.1999 (http://www.republica.it)

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QUELLE quattro condanne a morte, nel luglio del 1989, incrinarono persino le ferree certezze dei piu' fedeli sostenitori del regime castrista. Dieci anni dopo il processo Ochoa, Ileana de la Guardia - la figlia esiliata in Francia di uno degli ufficiali fucilati - chiede giustizia e denuncia l'unico responsabile della morte di suo padre, l'uomo che organizzo' un processo-farsa per salvare se stesso e la sua revolucion. L'accusa per Fidel Castro e' "traffico internazionale di stupefacenti, sequestro, torture e omicidio". Ileana ha consegnato all'avvocato parigino Serge Lewisch la sua denuncia, in contemporanea con quelle di un fotografo francesce, Pierre Golendorf, e di un pittore cubano, Lazaro Jordana, condannati a pene detentive dalla giustizia cubana nel 1971 e nel 1982, nel quadro di quella che hanno definito "una campagna di repressione contro gli intellettuali": le loro accuse nei confronti del lider maximo sono di "crimini contro l'umanita', pratica massiccia e sistematica della tortura e di atti disu

mani, ispirati da motivi politici in esecuzione di un piano concertato contro un gruppo di popolazione civile".

Il padre di Ileana, il colonnello Antonio de la Guardia, venne giustiziato il 13 luglio '89 al termine di un processo sommario di stampo staliniano nel quale era imputato di "traffico di droga e abuso di potere nell'esercizio di una carica". La carica era quella di capo del dipartimento Mc del ministero dell'Interno, cioe' la divisione dei servizi di sicurezza incaricata di procurare illegalmente valuta straniera in una fase di gravissime difficolta' economiche per Cuba. Era insomma responsabile di un'attivita' illecita voluta dal regime, che lucrava su ogni forma possibile di contrabbando. Da anni, inoltre, gli Stati Uniti indagavano sul coinvolgimento del governo dell'Avana nel traffico di stupefacenti tra Colombia e Usa. Anzi, sembrava che fossero pronti ad arrestare il ministro dell'Interno cubano Abrantes. Perche' era ovvio che in un paese dove ogni centimetro quadrato e' sotto controllo, non poteva accadere che l'atterraggio di aerei carichi di cocaina passasse inosservato.

Castro sapeva che la situazione stava precipitando. Con quel processo-shock ottenne un doppio risultato: trovo' i capri espiatorii per allontanare i sospetti da se' e dal fratello Raul e, insieme, si libero' di quegli ufficiali che guardavano con troppa attenzione alla perestrojka di Gorbaciov. In testa c'era il generale Arnaldo Ochoa, eroe della rivoluzione, popolarissimo nel paese, sicuramente piu' di Raul, quasi quanto Fidel.

"Ho deciso ora di presentare questa denuncia - dice a Repubblica Ileana de la Guardia - perche' fra sei mesi, a dieci anni dal processo, il delitto cadra' in prescrizione. E' dunque l'ultima occasione che ho per farlo. Fu un assassinio politico, e' quello che siamo pronti a dimostrare. Oggi, dopo quello che e' successo con Pinochet, ho una speranza in piu': c'e' una nuova giustizia internazionale che comincia a prendere forma e che potra' darci ragione".

 
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