Si profila una rivoluzionaria legge che accomuna alcol, tabacco e eroinaFrancia, rapporto ministeriale choc
di Tullio Giannotti - La Stampa, 8.1.1999 (http://www.lastampa.it)
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PARIGI, NOSTRO SERVIZIO
Sono le "droghe legali" dei nostri giorni, sigarette, alcol e pasticche. Ma la scienza sta per avere ragione dell'ideologia che negli anni si e' fatta strada senza alcun motivo razionale: in Francia, tutto sta per cambiare, lo Stato si occupera' - con un nuovo piano triennale - del fenomeno complessivo delle "dipendenze": il tabagista o l'alcolista saranno sullo stesso piano del cocainomane o dell'eroinomane. Con la differenza che dati allarmanti indicano proprio nell'alcol e nel tabacco i due flagelli principali.
Il primo ministro, Lionel Jospin, ha gia' in mano il rapporto della presidente della commissione interministeriale, Nicole Maestracci, incaricata di redigere il rapporto che dara' vita al piano triennale. Nulla sara' piu' come prima, le droghe cosiddette lecite sono da considerare pericolose come e anche piu' di quelle per le quali oggi si finisce in carcere per il semplice consumo. Anzi, il rapporto raccomanda di evitare condanne detentive per il semplice uso di stupefacenti, cio' che in Francia nel 1997 e' accaduto a 700 persone.
Il rapporto Maestracci e' ricco di cifre, tutte estremamente pesanti per le "droghe legali": 60.000 persone muoiono ogni anno in Francia per motivi direttamente collegati al fumo di sigaretta e quello del polmone e' il cancro piu' diffuso, con 22.000 casi ogni anno. Ci sono poi due milioni di persone che dipendono dalla bottiglia, vino o superalcolico che sia, e 20.000 di loro muoiono ogni anno di cirrosi ed altre malattie direttamente causate dal vizio. A tale cifra si deve aggiungere la quota di incidenti stradali per guida in stato di ebbrezza, che in Francia e' spaventosa. E se per i medicinali mancano ancora dati di dipendenza certi, si puo' affermare che in nove tentativi di suicidio su dieci si ricorre al tubetto di pillole.
Non e' allegra la situazione delle droghe che finora venivano difinite pesanti, o di quelle comunque "illegali". Ma le cifre di quelle "legali" sono lontane anni luce: di overdose di eroina sono morte 228 persone nel 1997 e la tendenza e' al ribasso da anni. Dall'inizio del flagello-Aids, sono appena 1000 i tossicodipendenti deceduti per aver scambiato le loro siringhe con altri, mentre alta e' la percentuale di drogati per via endovenosa sul totale dei malati di Aids (il 28%) e quella di contaminati dall'epatite C (60%). Nessun problema sanitario grave, meno che mai la morte, e' stato mai accertato per uso di Cannabis.
L'uovo di Colombo scoperto dalla commissione Maestracci risiede nella classificazione delle sostanze che creano dipendenza in tre grandi gruppi "tenendo conto dell'insieme dei comportamenti di dipendenza". Eroina, oppiacei, cocaina e alcol sono nel primo gruppo; psicostimolanti (anfetamine), ansiolitici ed ipnotici, tabacco, allucinogeni nel secondo; la Cannabis nel terzo.
La commissione non nega che ciascun tipo di droga dia assuefazione e produca comportamenti diversi. Ma i fattori determinanti della dipendenza sono quasi sempre gli stessi. Il piano che ora Jospin dovra' tramutare in proposta di legge ha il compito prioritario di razionalizzare le strutture dello Stato in vista della creazione di unita' comuni per l'assistenza a tossicodipendenti, alcolisti, tabagisti e dipendenti da droghe di ogni tipo.
Altro capitolo-chiave del rapporto-Maestracci, la politica penale. Anche qui, tutto sbagliato: basta con il carcere per l'uso di droga, si' anche ad un'intensificazione della lotta al traffico di stupefacenti. "Depenalizzare l'uso della droga sarebbe un segnale increscioso" ha gia' tuonato il ministro degli Interni, Jean-Pierre Cheve'nement. Il dibattito si annuncia quantomeno vivace.