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Conferenza droga
Radio Radicale Roberto - 8 gennaio 1999
BACCO E TABACCO? COME L'EROINA
Lotta contro la droga. Nuove e controverse direttive emergono dal rapporto della Commissione interministeriale. Francia, sara' considerato tossicomane anche chi fuma e chi beve

di FRANCESCA PIERANTOZZI - Il Messaggero, 8.1.1999

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PARIGI Il fuorilegge spinello non e' affatto piu' pericoloso della tollerata sigaretta o del legalissimo "bicchierino", che al contrario, nella hit-parade delle droghe, figura ormai allo stesso livello di eroina e cocaina: e' un rapporto consegnato al premier francese Lionel Jospin a tentare il difficile riequilibrio tra lo statuto legale, biologico e ideologico di sostanze confuse da anni di politiche spesso contraddittorie e mal applicate. Rivoluzionando norme e pregiudizi in vigore, il rapporto della Commissione interministeriale per la lotta contro la droga e la tossicomania (Mildt) propone per la prima volta una politica "pragmatica", che alla tradizionale classificazione legale delle sostanze preferisce considerare "l'insieme dei comportamenti dipendenti, qualunque sia lo statuto giuridico del prodotto".

Il rapporto firmato dal magistrato Nicole Maestracci, consegnato a Jospin il 15 ottobre scorso e di cui il quotidiano "le Monde" ha rivelato ieri i contenuti, propone di inserire nel prossimo piano triennale contro le tossicomanie alcune sostanze considerate "legali" come l'alcool, il tabacco e diverse categorie di medicine vendute in farmacia.

Evitando accuratamente di entrare nello spinoso dibattito sulla depenalizzazione delle droghe leggere (sostenuta dal sottosegretario alla sanita' Bernard Kouchener ma invisa a molti esponenti della maggioranza socialista al governo) il lavoro coordinato dalla Maestracci si basa soprattutto su dati, cifre e le conclusioni del rapporto scientifico di Bernard Roques, direttore di una unita' di ricerca in farmacologia molecolare dell'Istituto di sanita' francese.

Nel luglio scorso, non senza provocare polemiche, Roques aveva scardinato i principi della classificazione classica delle droghe, piazzando tra le piu' pericolose oltre all'eroina, gli oppiacei e la cocaina, anche l'alcool, assegnando il secondo posto alle anfetamine, alle benzodiazepine (a base di medicinali in commercio ansiolitici e ipnotici), al tabacco e agli allucinogeni e confinando tra i prodotti meno pericolosi la cannabis.

L'approccio puramente scientifico sconfessa la legislazione in vigore, che nel 1997 ha portato al fermo di circa 60 mila persone per uso di cannabis. Il rapporto presentato a Jospin il 15 ottobre, e sul quale si e' tenuta una riunione interministeriale una settimana dopo, propone dunque di inserire la lotta contro l'alcool, il tabacco e alcune medicine nelle strutture pubbliche destinate alla cura dei tossicomani. Il rapporto denuncia chiaramente la mancanza o l'inadeguatezza di un dispositivo per la cura delle persone "dipendenti dalle droghe legali" come l'alcool e il tabacco: 194 centri di igiene alimentare o alcoologia per almeno due milioni di persone bisognose di aiuto in Francia.

Per quanto riguarda la politica penale, il rapporto del Mildt invita da una parte ad un'applicazione piu' rigorosa delle norme contro alcool e fumo: "occorre - si legge - una politica penale piu' determinata, come quella seguita in materia di infrazioni del codice della strada". D'altra parte, la Maestracci propone cautamente di "evitare il carcere per semplice uso di droghe illecite" e di mantenere con chiarezza la priorita' alla lotta contro il traffico e lo spaccio. Per il momento, il ministero della Giustizia ha fatto sapere che non si prevedono modifiche alla legge sugli stupefacenti del 1970. Alla depenalizzazione "biologica" delle droghe leggere potrebbe pero' seguire una depenalizzazione "di fatto" nei tribunali.

 
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