("Corriere della Sera" del 31 199)"Davos - sappiamo tutto deiprofughi vittime dei trafficanti di uomini, ma quasi nulla sulla parte criminale di questo "commercio": le organizzazioni che lo gestiscono, l'identità dei loro uomini>>. Pino Arlacchi, direttore esecutivo delprogramma antidroga Onu, ieri è intevenuto al <> di Davos. E ha lanciato l'allarme: <>.Il primo problema: <>, chiamiamoli così, formano un reticolo meno visibile della mafia"classica", che si nasconde in gruppi etnici diversi e probabilmente non comunicanti tra loro>>.Arlacchi denuncia: <>. E' per questo che ieri ha lanciato una proposta: <>.Premesso che Arlacchi ha ancora una visione un po' arretrata della "mafia classica" (le narcomafie attuali "comunicano" tra loro, eccome...), è preoccupante questo suo interesse contro i "trafficanti di clandestini"; sappiamo come è andata a finire "l'avventura afghana"; ora il Nostro cerca nuova gloria (e soldi) nel Canale d'0tranto?!