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Conferenza droga
Manfredi Giulio - 6 febbraio 1999
CORLEONE SI LAMENTA, LA IERVOLINO LO BASTONA....

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(intervista al sottosegretario alla Giustizia Franco Corleone, "Corriere della Sera" del 3/2/99)

"...il governo che pure aveva assunto molti impegni è quasi al punto di partenza. Tra un anno, con quale credibilità ci presenteremo alla nuova conferenza (nazionale sulla droga, ndr)?

D) Ha posto ilproblema al Guardiasigilli?

R) Avevo già insistito moltocon Flick affinchè le proposte di Napoli venissero inserite in un disegno di legge. Adesso ho scritto a Diliberto e ho ipotizzato un articolato per intervenire sui livelli di pena previsti dalla legge sulla droga, che, secondo me, sono sproporzionati. La pena, da otto a venti anni, si potrebbe mantenere per il traffico di stupefacenti mentre per lo spaccio di piccole quantità bisognerebbe rivedere le cose. E spero che D'Alema si muova anche perchè, in passato, proprio lui si è espresso a favore di una "politica intelligente" sulle droghe che faccia i conti con le esperienze europee, con il fallimento del proibizionsimo, con la legalizzazione dei derivati della canapa. Il governo dovrebbe discuterne...".

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(intervista al ministro degli Interni Rosa Russo Iervolino, sul "Corriere della Sera" del 4/2/99)

"...D) Il sottosegretario alla Giustizia Corleone sostiene che il governo tende a rimuovere il problema dorga e i necessari correttivi alla legge che lei ha scritto.

R) Ho già detto a Milano che le politiche di riduzione del danno, con la distribuzione dell'eroina, mi vedono contraria. Il presidente del Consiglio era accanto a me e aggiunse che è impossibile scegliere quella politica in un solo Paese offrendo, quindi, una copertura politica alla mia opinione."

Dunque, abbiamo due esponenti del governo che, a distanza di un giorno, chiamano in causa D'Alema, tirandolo ognuno dalla propria parte; è difficile che D'Alema si esprima direttamente in materia; il "nuovo Macchiavelli" deve affrontare le due serpi (Prodi e Di Pietro) che si è allevato in seno e che l'hanno morso (mortalmente?) enon può certo perdere tempo in simili quisquilie; soprattutto ora che, dopo la batosta sulla fecondazione assistita, ed in vista delle elezioni, vorrà tenersi buono il mitico "voto cattolico" (che, come l'araba fenice, che ci sia ognun lo dice, dove sia nessun lo sa!).

 
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