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Conferenza droga
Manfredi Giulio - 13 febbraio 1999
ATTENZIONE, MOLTO IMPORTANTE.....

<>

("Sole 24ore" del 12/2/99)

"Roma - La legge deve garantire ai detenuti la tutela giurisdizionale nel caso di reclami che prospettano la lesione <> di beni o di diritticostituzionalmente garantiti. Lo ha stabilito la Corte costituzionale - sentenza n. 26/99, depositata ieri in cancelleria - chiamando il legislatore aun intervento che stabilisca le forme di tutela. E buttando, nel già tormentato panoramagiudiziario, un'ulteriore mina vagante: i ricorsi dei detenuti contro le decisioni dell'amministrazione.

Un intervento necessario, però, per rispettare un principio di fondo: <> che impedisce di accettare <>.

Era stato il magistrato di sorveglianza di Padova a rivolgersi alla Corte, richiamando la sua attenzione sul fatto che l'ordinamento penitenziairo prescrive laprocedura giurisdizionale (con le connesse garanzie: apposita udienza, presenza del pm e del difensore, possibilità di presentare memorie, impugnabilità della decisione del magistrato di sorveglianza) solo quando ilreclamo riguardi la materia lavorativa o quella disciplinare. Per tutti gli altri reclasmi, invece, il procedimento non ha natura giurisdizionale.

Tuttavia, ha osservato la Corte, l'<> della legge (cioè la mancata previsione di rimedi giurisdizionali) non può essere superata estendendo a tutti i casi di reclamo la procedura prvista dall'ordinamento per la materia lavorastivae disciplinare. Il rimedio, infatti, può arrivare da <>. L'elenco dei rimedi già previsti dall'ordinamento evidenzia solo un'impostazione comune ma non esiste uno strumento di carattere generale. L'unico è appunto il reclamo che per la Consulta non è idoneo a tutelare i diritti.

Così la sentenza dichiara l'incostituzionalità degli articoli 35 e 69 della legge n. 354 del '75 (il secondo come sostituito dall'articolo 21 della legge n. 663/86) <>. Ma, nelle motivazioni, la Corte ha anche chiamato <>.

Tra questi ci sono in primo luogo <>. I diritti da tutelare, per la Corte, sono quelli la cui violazione <>. In sostanza, elenca la Consulta, si tratta della tutela dei diritti che possono essere compromessi per effetto <> oppure per effetto <>. Come era avvenuto nel caso padovano: il carcere aveva "trattenuto" riviste ppornografiche ricevute in abbonamento da due detenuti. (Roberta Miraglia)".

Il primo esempio che mi viene in mente:

ricorso di detenuto tossicodipendente a cui non è assicurato il trattamento metadonico (vedi recente comunicato del CORA su dichiarazioni rese in Parlamento dal sottosegretario alla giustizia Franco Corleone secondo cui solo il 4,23% dei detenuti td.ti riceve il metadone - nei SERT la percentuale si avvicina al 50%!).

 
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