03-03-1999 16:09 (ANSA) - ROMA, 3 MAR - Ancora una volta e' scontro tra
proibizionisti e antiproizionisti. Le polemiche si sono accese
oggi sulla decisione del Senato di stralciare la norma sullo
'spinello libero' dal provvedimento di legge che depenalizza i
reati minori. ''La decisione del Senato - afferma don Oreste
Benzi dell'associazione Papa Giovanni XXIII - fa ancora sperare.
Siamo convinti infatti che la distinzione tra droghe leggere e
pesanti e' una bugia. La droga e' sempre dannosa perche'
destruttura la personalita'''.'Lo Stato, dunque - aggiunge il
sacerdote - non puo' rispondere ai giovani che chiedono di poter
partecipare di piu', di poter esprimere la loro creativita',
liberalizzando la droga''.
Anche il sen. Riccardo Pedrizzi (An) auspica che ''l'
accantonamento deciso dal Senato faccia da viatico ad una norma
scellerata''. ''Lo stralcio della depenalizzazione della
coltivazione domestica della cannabis e dello spinello di gruppo
- aggiunge Pedrizzi - certifica inoltre la frantumazione dell'
alleanza di Governo''.
Di diverso avviso e' Forum droghe, secondo il quale quella
che si e' consumata oggi al Senato e' stata una ''commedia da
operetta''. ''Invece di colmare le inadempienze del Governo
Prodi che aveva promesso un ddl organico sul tema la maggioranza
ha chiesto un rinvio ipotecando la depenalizzazione del consumo
di droga in questa legislatura''.
Per Forum droghe ''e' sconsolante
constatare che il Parlamento discute di depenalizzazione dei
reati minori senza affrontare il nodo delle legge sulla droga
che produce oltre la meta' degli ingressi in carcere''.
Anche per il Coordinamento radicale antiproibizionista la
decisione del Senato e' dovuta alla volonta' di non alterare
ulteriormente equilibri politici gia' abbastanza precari''.
''Non c'e' stato l'osceno scambio di favori che ci si aspettava:
stralcio della depenalizzazione del consumo di droga in cambio
dello stralcio della depenalizzazione dell' illecito
finanziamento ai partiti - aggiunge il Cora - ma il risultato
non e' diverso''. Per il Cora, inoltre ''il Governo D'Alema
conferma di essere, come e piu' del Governo Prodi, la tomba di
qualunque ipotesi di riforma degli interventi in materia di
droghe''. (ANSA).