Riporto di seguito brani del libro di Don Andrea Gallo (ed altri): "L'inganno droga".
Edizioni Sensibili alle foglie Cooperativa a r.l.
Vi si riscrive la storia dei referendum in materia di droghe.
Capitolo: Uno sguardo retrospettivo.
Ci vorranno vent'anni, e soprattutto il grande rivolgimento sociale conseguente ai movimenti di lotta della fine degli anni sessanta e dell'inizio degli anni '70, affinché qualcosa cominci a cambiare.
Solo nel 1975 infatti viene approvata una nuova legge (la n 685 ndr).
Pag. 49
Gli anni ottanta registrano la forte spinta reazionaria che l'America reaganiana promuove in tutto il mondo inalberando il vessillo della "guerra alla droga". Poco a poco la repressione dei consumatori ritorna ad essere la questione di fondo.
Il mondo politico italiano sembra incapace di immaginare altre politiche che non siano quelle dell'emergenza e in questo vuoto desolante di pensiero la guerra alla droga si risolve presto in criminalizzazione dei suoi consumatori.
Pag. 50
A cavallo tra gli anni ottanta e novanta, la pressione dal basso ( ) porta, nel 1993, al referendum abrogativo degli articoli più pesanti e assurdi della legge Jervolino-Vassalli. Che vince con il sostegno del 54% dei voti.
Pag. 56
Sembra questa la storia riscritta dallo zelante funzionario che nel: "1984" di George Orwell era deputato alla falsificazione della storia e delle verita' del passato.
Fa tristezza che un sacerdote come Don Andrea metta la firma su questa ricostruzione che da' il suo contributo al genocidio culturale nei confronti dei radicali - all'annientamento di una cultura di governo liberale e dell'identità dei suoi protagonisti - attuato dall'informazione ufficiale e dai libri di storia.
Quella che segue è una sommaria ricostruzione dal mio punto di vista.
Giova qui ricordare che i "movimenti di lotta della fine degli anni '60 e dell'inizio degli anni '70" erano interessati soprattutto alla conquista del potere che, come sostenevano: "nasce dalla canna del fucile". Malvisti e, non di rado, malmenati o sprangati erano i "frikkettoni": disertori che preferivano i "paradisi artificiali" alla militanza rivoluzionaria.
Faceva eccezione "lotta continua" la cui frangia "creativa" talvolta accoglieva i perseguitati sotto le sue ali (e chiavi inglesi) protettive.
Discorso diverso, quello relativo a "stampa alternativa", "Re nudo" e Partito Radicale; attenti alla sorte dei giovani consumatori di droghe perseguitati dalla legge e dai "katanga" (i servizi d'ordine dei suddetti gruppuscoli extrparlamentari di sinistra).
Nel 1973 "Il messaggero" pubblica una lettera di Marco Pannella che, prendendo spunto dall'arresto di 17 giovani, minaccia e promette di fumare hashish negli alti luoghi della "moralità" pubblica dello Stato.
La promessa è mantenuta nel 1975. Marco Pannella compie l'azione di disobbedienza civile davanti a Montecitorio; viene arrestato ma ottiene il miglioramento della legge 685 allora in discussione. E' così che l'Italia può vantare la legge più avanzata d'Europa sulla materia.
Quanti giovani salvati dal carcere grazie a lui e al partito radicale ?
Considerando comunque la legge inadeguata e' ancora il partito radicale - entrato in parlamento nel 1976 - a proporre modifiche (pdl Mellini n 672) e, nel 1979, un referendum per la "Liberalizzazione dell'uso di hashish e marijuana".
Viene depositata nel dicembre del 1979 una proposta di legge firmata da deputati radicali e socialisti che propone la distribuzione controllata di eroina ai tossicodipendenti e disposizioni sulla liberalizzazione dalla cannabis.
Il segretario del partito radicale Jean Fabre, il consigliere comunale Angiolo Bandinelli e un membro del consiglio federale dell'allora partito radicale della Lombardia, Emiliano Silvestri, si fanno arrestare per azioni di disobbedienza civile.
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Questa la proposta dei radicali e del gruppo parlamentare, subentrato nel '79 ai quattro eletti nella precedente legislatura..
Nel 1988 è costituito il Coordinamento Radicale Antiproibizionista e, nell'aprile del 1989 la Lega Internazionale Antiproibizionista.
A proposito di "pressione dal basso".
Nel 1991, nel corso di una riunione del consiglio generale del CO.R.A. svoltasi all'Hotel Jolly di Bologna, è ancora Pannella che - prendendo di sorpresa tutti i convenuti - (tra i quali gli ospiti Gherardo Colombo e Luigi Manconi) propone un referendum sulla legge Jervolino - Vassalli. (T.U. 309/90).
L'ipotesi, integrata da Lucio Berté, che propose di cancellare anche alcuni articoli che impedivano al medico la libertà di cura e al paziente la libertà di scegliersi un medico di fiducia, fu poi approvata a larga maggioranza e successivamente inclusa nel pacchetto di referendum votato poi nel 1993.
Referendum sostenuto, dopo molti tentennamenti, anche dal CNCA di Don Ciotti - Don Colmegna e Don Gallo.
Emiliano Silvestri
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