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Conferenza droga
Manfredi Giulio - 21 aprile 1999
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(di Lugi Manconi - "Il Foglio" del 20/4/99)

"La Storia di Mariano e Wilma è una di quelle che colpisce. Si sviluppa tra fabbrica e famiglia, Sert e tribunale, azienda e sindacato. A fine agosto del 1998, Mariano e Wilma, tossicodipendenti, in trattamento metadonico presso il servizio pubblico, denunciano il direttore del loro Sert perchè avrebbe stabilito, illegittimamente, le loro dosi di metadone "a scalare"; in sostanza, non avrebbe ottenuto la somministrazione di più di 80 milligrammi dimetadone. La denuncia precisava: "L'iniziativa del citato medico sta creando a entrambi danni materiali e morali tangibili in quanto ci siamo dovuti riavvicnare all'uso dell'eroina, dal quale ci stavamo allontanando". Mariano e Wilma hanno dovuto trovare un medico disposto a prescrivere loro il metadone in dosaggi più alti, ma necessari - nella loro situazione - a evitare gli effetti dell'astinenza da eroina. Ma, nuovamente, il direttore del Sert riuscì a interrompere i loro piani terapeutici: perchè, asuo giudizio, "non si può pensare auna persona con metadone a v

ita".

E il dilemma è sempre lo stesso: è possibile sottrarsi all'alternativa secca tra l'astinenza e una vita didolore e marginalità? Chi sostiene la cosiddetta "riduzione del danno" ritiene di sì: ovvero, che si debba consentire ai tossicodipendenti, a Mariano e Wilma - oggi incapaci di smettere del tutto, per le ragioni più diverse - di assumere sostanze (in questo caso, metadone) nelle condizioni sociali, igieniche, sanitarie e giuridiche le meno pericolose, afflittive e oppressive possibili. E' questa la pre-condizione affinchè, in un altro luogo e in un altro momento della loro vita, quei tossicodipendenti , Mariano e Wilma, possano scegliere finalment l'astinenza.

La vicenda non si è conclusa lì, l'azienda per cui lavora Mariano, la "Sovilla serramenti srl", dopo un periodo di aspettativa per motivi di salute, gli ha chiesto di lasciare il suo posto, perchè, evidentemente, la sua presenza non era più gradita. Ma, grazie al cielo, Mariano non è rimasto solo. La segreteria provinciale della Fiom trentina ha fatto, di quella di Mariano, una storia esemplare. E una vicenda per cui battersi: in fondo, sono in gioco ben due diritti fondamentali, quello alla salute e quello al lavoro. Scusate se è poco".

Fin qui Luigi Manconi. Ma c'è dell'altro: Mariano mi ha contattato per informarmi che la Procura di Trento ha chiesto l'archiviazione, in un colpo solo, diuna serie diesposti presentati non solo da lui ma anche dal dottor Nardini e dal CORA sul funzionamento del SERT di Trento, che aveva nel 1997 ben 509 utenti (record italiano!); stiamo cercando, con l'aiuto dell'avvocato Fabio Valcanover, di fare opposizione all'archiviazione...

 
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