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Conferenza droga
Radio Radicale Roberto - 12 maggio 1999
DICONO DEL CORA / 3
Dal sito Internet dei "Comitati per il No a Emma Bonino presidente"

( http://www.members.tripod.com/Comitatiperilno/homepage.html )

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I Poteri Forti dietro al Co.r.a.

George Soros

Il magnate che conduce la guerra

contro chi lotta contro la droga

George Soros nasce a Budapest, in Ungheria, nel 1930. Di origini ebraiche, a causa delle persecuzioni razziali è costretto a fuggire in Gran Bretagna all'età di 17 anni.

Iscrittosi alla London School of Economics, diviene allievo di Karl Popper,alle cui teorie, particolarmente quelle espresse ne "La società aperta e i suoi nemici", aderisce entusiasta.

Si sposa per la prima volta con Annalie Wilachak nel '60, dalla quale ha tre figli, per poi divorziare e risposarsi nel 1983 con la ventottenne Susan Weber.

L'attività finanziaria preferita da Soros è la speculazione sulle monete. Nel 1992, scommettendo contro lira e sterlina durante la tempesta valutaria che colpì lo SME, realizzò dal nulla enormi profitti, calcolati, per difetto, in più di 1.500 miliardi di lire.

Nel 1979 crea a New York la sua prima fondazione, The Open Society Fund, primo germe di un network di fondazioni che operano in 30 nazioni, nella Europa Occidentale e in quella dell'Est, specialmente nell'ex Unione Sovietica, come in Sud Africa e negli Stati Uniti.

In segno di riconoscimento per le sue attività per la promozione di "società aperte" in tutto il mondo, e sulle quali investe circa 350 milioni di dollari l'anno, viene insignito, nel 1995, della laurea honoris causa dall'università di Bologna, il che provoca forti polemiche a causa del ricordo delle sue speculazioni contro la lira (La Stampa, 31.10.95).

Le sue fondazioni hanno conosciuto alterne vicende. Quella cinese è stata ben presto abbandonata, "dopo che era stata infiltrata dai servizi segreti". A Mosca, "Sakharov declina un'offerta di collaborazione, convinto che l'organizzazione possa venire inquinata dal KGB" (La Stampa, 18. 5. 93).

Soros ha scritto diversi libri, tra cui il recente Soros on Soros (John Wiley & Sons Inc., 1995), nel quale esprime più chiaramente le sue opinioni in materia di legalizzazione della droga dato che, secondo lui, "non si può sradicare l'uso della droga (...) costituirei una rete di distribuzione strettamente controllata, attraverso la quale renderei legalmente accessibile la maggior parte delle droghe" (p. 200).

Soros è il maggior finanziatore del movimento internazionale per la liberalizzazione / legalizzazione della droga, con ingenti contributi alla Drug Policy Foundation (DPF), a Washington e alla sua emanazione, il Lindesmith Center di New York, entrambe collegate ai sostenitori europei.

"Fino ai primi degli anni 90, i movimenti per la legalizzazione delle droghe non erano in sincronia. Questa situazione è cambiata quando il finanziere internazionale George Soros ha donato 6 milioni di dollari al Drug Policy Foundation, 4 milioni al suo Lindesmith Center, 3 milioni al Drug Strategies e gratifiche minori ad una varietà di istituzioni negli Stati Uniti e all'estero. La sua sponsorizzazione ha unificato il movimento per la legalizzazione delle droghe" (The Wall Street Journal, 7.2.96).

Più recentemente il discusso finanziere (cfr."Is playing fair, George Soros?" su The European, 7-13.8.97) che l'anno scorso ha realizzato i più alti profitti alla borsa di Wall Street (Daily Telegraph, 23.8.97), e il cui patrimonio personale è valutato intorno ai 3.200 miliardi di lire, ha annunziato ai media di tutto il mondo la sua scesa in campo nella lotta contro quella che ha definito "l'insanità della politica anti-droga" (La Stampa, 26.8.97).

Soros, che nei prossimi cinque anni metterà ben 15 milioni di dollari "a disposizione di coloro che si oppongono alla 'guerra alla droga'" (La Stampa, cit.), ha dichiarato: "In un certo senso sto dunque conducendo una battaglia contro la lotta antidroga" (Il Venerdi di Repubblica, 22.9.97).

Oltre a questa serie di iniziative tese a "cambiare la politica", lo speculatore ne ha previste altre, per un ammontare di decine di milioni di dollari "per cambiare la realtà", ad esempio, per promuovere la diffusione gratuita di siringhe ai drogati, con più di un miliardo e mezzo di lire.

Le iniziative di Soros hanno suscitato immediate reazioni, tra le quali è significativa quella di Abe Rosenthal, per anni direttore del New York Time e ora columnist di quel giornale (CNN on Web, "Financier offers $1 million on needles for addicts",17.8. 97).

Secondo Rosenthal, con questi investimenti Soros ha dato addirittura "un nuovo senso al concetto di 'drug money'" (La Stampa, cit.), specie dopo il clamoroso successo dei referendum per la liberalizzazione della vendita della marijuana in Arizona e in California, ottenuto solo grazie ad un suo massiccio finanziamento della propaganda antiproibizionista (Daily Telegraph, 24.10.96).

 
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