Roma, 27 lug. (Adnkronos)- Fa discutere la sentenza emessa oggi
dalla Cassazione secondo cui ''non e' di rilevanza penale'' la
condotta di chi, in base ad un ''accordo tacito'', compra hascisc per
la comitiva. In sostanza, lo ''spinello di gruppo'' non e' reato se
tutti i partecipanti ne hanno condiviso economicamente l'acquisto,
anche senza la preventiva raccolta di denaro. Lapidario il commento
del vicepresidente del gruppo di Allenaza Nazionale alla Camera dei
Deputati, Maurizio Gasparri, secondo cui ''alla Suprema Corte si sono
fumati il cervello''.
In una nota Gasparri definisce ''delirante'' l'ennesima
sentenza ''che autorizza, in contrasto con gli indirizzi venuti piu'
volte dal Parlamento, l'uso delle cosidette droghe leggere. La
sentenza della cassazione che afferma che non vi e' rilevanza penale
quando in base ad un accordo tacito una comitiva acquista sostanze
stupefacenti e' una sentenza inaccettabile''. Gasparri va oltre
sostenendo che ''la Cassazione andrebbe totalmente chiusa vista la
sua nefanda influenza sul costume sociale e i messaggi negativi che
manda ai giovani''.
Di parere nettamente opposto il parlamentare di Rifondazione
Giuliano Pisapia, secondo il quale ''ancora una volta i giudici della
Cassazione sono costretti ad intervenire in materia di stupefacenti,
e in particolare di consumo di gruppo di droghe leggere, esercitando
un ruolo di supplenza nei confronti del Parlamento e del Governo, e
dimostrandosi ben piu' avanzati e vicini alla realta' di questi
ultimi''. (segue)
(Sin-Ste/As/Adnkronos)
27-LUG-99 15:19
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DROGA: GIUDIZI CONTRASTANTI SU SENTENZA CASSAZIONE (2) =
(Adnkronos)- Il Governo, sostiene infatti Pisapia, e' del
tutto inadempiente rispetto agli impegni assunti durante la
Conferenza nazionale di napoli sugli stupefacenti, che ''andavano
proprio nel senso della depenalizzazione delle droghe leggere. Il
Parlamento -aggiunge- con una maggioranza trasversale, ha bloccato le
proposte di legge volte ad introdurre una netta distinzione, anche
sul piano sanzionatorio tra droghe leggere e droghe pesanti, tra
consumatori e spacciatori''. La sentenza della Cassazione, aggiunge
ancora Pisapia ''deve costituire un motivo e uno stimolo perche' sia
dato quanto prima seguito agli impegni assunti dall'esecutivo, e
perche' riprenda l'esame delle proposte legislative che sanciscono la
non punibilita' della detenzione e della cessione gratuita per uso
personale''.
Dello stesso tono il commento della Lista Bonino secondo cui la
sentenza di oggi ''di per se' non stabilisce particolari novita'. Chi
si e' prontamente stracciato le vesti -aggiunge la Lista Bonino-
farebbe meglio prima a mettersi all'ombra e poi a rileggersi le altre
analoghe sentenze che la Suprema Corte ha emesso negli ultimi anni''.
(Sin-Ste/As/Adnkronos)
27-LUG-99 15:21
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