METADONE PROIBITO IN CARCERE: NELLA RELAZIONE DEL GOVERNO AL PARLAMENTO SULLE TOSSICODIPENDENZE, PERCENTUALI VERGOGNOSE ... E PAROLE IPOCRITE!
CI SARA' UN GIUDICE A BERLINO?!
A partire da quest'anno, la Relazione del Governo al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia deve essere presentata entro il 30 giugno (e non più entro il 31 gennaio, come in precedenza); il ministro Turco ha presentato la Relazione a metà luglio, così da impedire qualsiasi dibattito reale su un documento che contiene dati tanto agghiaccianti quanto vergognosi.
Un esempio per tutti: a pag. 187 è riportata una tabella sui "Detenuti tossicodipendenti, alcooldipendenti ed in trattamento metadonico - Anno 1998", da cui risulta che su un totale di 13567 detenuti tossicodipendenti, solamente 620 (il 4,5%) possono usufruire del farmaco metadone, l'unico farmaco sostitutivo consentito, la cui validità terapeutica è indiscussa, tanto è vero che la stessa Relazione ci informa (pag. 181) che al 48% degli utenti dei SERT è stato somministrato metadone!
La tabella riporta poi le cifre disaggregate per regioni:
- in Piemonte, su 1238 detenuti td.ti solo 43 sono in trattamento metadonico (3,5%);
- in Valle D'Aosta, su 64 detenuti td.ti, solo 1 (uno) è in trattamento metadonico (1,56%);
- in Lombardia, su 1655 detenuti td.ti, solo 123 sono in t. m. (7,5%);
- in Liguria, su 856 detenuti td.ti, solo 58 sono in t. m. (6,7%);
- in Molise, a nessuno dei 57 detenuti td.ti viene somministrato metadone;
- in Campania, su 1602 detenuti td.ti, solo 9 sono in t. m. (0,50%);
- in Sicilia, su 992 detenuti td.ti, solo 24 sono in t. m. (2,41%).
E al danno si aggiunge anche la beffa. A pag. 110 della Relazione si legge:
"... si stanno diffondendo nelle carceri, con buoni risultati, programmi terapeutici individuali con protocolli di intervento che prevedono anche l'uso di farmaci sostitutivi... questi programmi, in aggiunta alla economicità, rappresentano validi meccanismi alternativi alla drammatica diffusione delle droghe in carcere (con conseguente impatto per la salute) che si verifica quando i tossicodipendenti sono soggetti alla semplice pena detentiva...".
Il CORA proporrà a deputati e senatori di presentare un'interpellanza su questa evidente, continuata ed aggravata negazione di cure a migliaia di cittadini; il CORA ricorda, ancora una volta, che da 18 mesi sono giacenti in 60 Procure della Repubblica esposti circostanziati anche sulla negazione del diritto alla salute dei cittadini tossicodipendenti in carcere. Ci sarà un giudice a Berlino?!
Torino, 5 agosto 1999