("OGGI", 15/09/99)
Domanda di un lettore: "La proposta non è nuova, ma adesso viene rilanciata da alcuni magistrati milanesi (Alberto Nobili e Ferdinando Pomarici): somministrare gratuitamente la droga ai tossicodipendenti. L'obiettivo è ridurre la microcriminalità. Come mai dei magistrati sono favorevoli all'eroina gratis?
Risponde Ferdinando POMARICI (procuratore aggiunto di Milano):
"L'esperienza mi ha fatto comprendere una situazione difficilmente confutabile: i tossicodipendenti che non intendono sottoporsi a un programma per disintossicarsi sono disponibili a qualsiasi azione pur di procurarsi i soldi necessari pre comprare la droga. Quindi piuttosto che lasciare questi soggetti allo sbando e alla loro tendenza a delinquere, e per di più nelle mani della malavita che si arricchisce con il traffico illegale di stupefacenti, è preferibile che queste sostanze vengano somministrate sotto il controllo di un ente pubblico, garantendo così anche la salute di questi soggetti che spesso utilizzano sostanze adulterate o <> con elementi velenosi.Seguendo questa via potremmo ottenere un doppio risultato. Il primo: ridurre fortemente la microcriminalità che esaspera i cittadini aggrediti quasi quotidianamente da furti e scippio dei tossicodipendenti. E, purtroppo, molte volte ne va di mezzo l'incolumità delle persone aggredite.
Il secondo: con la somministrazione pubblica di droga si colpisce in misura rilevante il traffico illegale. Cioè la grande criminalità organizzata viene attaccata in una delle sue attività più redditizie. Non mi sembra poco.
Accanto a queste misuresi dovrebbe poi reintrodurre nel nostro ordinamento il reato di detenzione a uso personale di droga. Un reato cancellato con il referendum del 1993.
Credo che adesso la mia posizione sia chiara: se lo Stato somministra gratuitamente e in modo controllato le sostanze stupefacenti, a quel punto può perseguire chi la detiene illegalmente perchè ha commesso un reato facendo ricorso alla malavita perprocurarsela.".