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Conferenza droga
Poretti Donatella - 3 novembre 1999
LA LINEA DI AMSTERDAM
Nella tollerante Olanda c'e' un ente che controlla la qualita' delle pasticche

Smantellata una rete di produzione. Sono finite in manette 23 persone

Da Il Corriere della Sera, mercoledi' 3 novembre 1999, pag. 3

DAL NOSTRO INVIATO Ivo Caizzi

AMSTERDAM - Al mercatino sul canale Siegel, nel centro di Amsterdam, si comprano tulipani colorati, piante e vari tipi di chincaglieria. Ma nel negozio "Magic Mushroom Gallery" sono in vendita anche funghi allucinogeni "peyote" e barattolini con pasticche di quello che e' definito ecstasy legale, in quanto a base di erbe (soprattutto ephedra).

Le etichette promettono meraviglie. L'ecstasy "K2", che costa 25 fiorini (circa 25 mila lire), consentirebbe di sentirsi su di giri a una festa per tutta la notte. "Explore" (32,50 fiorini) farebbe sgranare gli occhi e ridere a volonta'. Per 29,50 fiorini "eclipse" regalerebbe un sacco di energia, kriptonite tirerebbe su senza accelerarvi troppo. Per 32,50 fiorini "flower power" si dichiara "la piu' potente", mentre "ciberotica" darebbe una mano a chi ha problemi di sesso. "Queste ecstasy "legali" sono come una Fiat 500 che sbandiera di essere un'auto da corsa - dice Janhuib Blans, capo del dipartimento di prevenzione di Jellinek, il piu' importante istituto olandese di intervento sull'alcolismo e le droghe -. L'ecstasy piu' ricercato e' illegale. Si chiama tecnicamente "MDMA". Contiene il limite massimo consentito di 100 milligrammi della particolare sostanza che crea le sensazioni richieste dai giovani quando ballano in discoteca. "MDEA" e "MDA" contengono una percentuale inferiore. "Quattro-MTA", che in g

ergo puo' essere chiamato "flatliner" e in molti altri modi, e' una derivazione piu' potente e pericolosa. Ma ce ne sono tante specie. L'ecstasy non si compra in strada. Nel tempo ad Amsterdam si e' creata una rete capillare. Porta, attraverso molti passaggi, dal produttore al consumatore.

Essendo un traffico illegale, le statistiche vanno prese con approssimazione. Di sicuro pero' l'Olanda e' il principale produttore di ecstasy. E non e' un caso che proprio ieri la polizia olandese in collaborazione con quella canadese abbia smantellato un'organizzazione che produceva e vendeva ecstasy, messo i sigilli a 4 laboratori e ammanettato 23 persone.

La competitivita' del prezzo iniziale (si dice meno di 2 mila lire a pasticca) favorisce l'export in Europa e perfino negli Usa. Il prezzo medio al consumatore oscillerebbe ad Amsterdam sulle 15-20 mila lire, ma chi ne acquista mille paga solo sulle 4 mila lire a pasticca.

Vari esperti attribuiscono spesso alla tolleranza della polizia olandese lo sviluppo dell'epicentro di questa produzione e dei conseguenti traffici, proprio nei Paesi Bassi. "La vendita di ecstasy per noi e' illegale e basta", replica pero' un portavoce della polizia di Amsterdam, che ammette una certa tolleranza solo sulle droghe leggere (hashish e marjuana). Ma appare difficile che le autorita' giudiziarie non sappiano chi sono e dove operano i principali produttori olandesi di droghe sintetiche. Qualche operazione eseguita a meta' degli anni '90, quando il settore sembrava andare pericolosamente fuori controllo, fa capire le dimensioni del traffico e il denaro nero che vi gira attorno. Alcune indagini avrebbero coinvolto decine di produttori da un paio di milioni di pasticche al mese. In un caso sarebbe emerso un laboratorio da 12 milioni di pasticche al giorno. Sempre piu' spesso la "materia prima" arriverebbe ai trasformatori olandesi dai Paesi dell'Est (Cecoslovacchia, Polonia, Lituania).

Appena l'ecstasy e le altre droghe sintetiche hanno iniziato a fare vittime, le autorita' olandesi hanno cercato le contromisure: evitando, come vuole la tradizione locale, di concentrarsi principalmente sugli interventi repressivi e di polizia. "L'esperienza insegna che vietare qualsiasi droga non risolve il problema - dice Blans -. Abbiamo cosi' puntato a salvaguardare quanto piu' possibile la salute dei consumatori, cercando di mettere su un sistema di controlli e di informazioni sui gravi rischi che corre chi prende i vari tipi di droghe sintetiche".

In Olanda ora ci si puo' recare a un centro "Jellinek" e far analizzare in 6 giorni le proprie pasticche prima di ingerirle in modo da sapere cosa c'e' dentro. Un servizio "volante" e' stato istituito con mezzi mobili durante i concerti e le feste piu' affollate dai giovani (e dagli spacciatori).

"Informalmente abbiamo preso contatto con alcuni venditori, non in cima alla catena di questo traffico, ma nemmeno troppo marginali - dice Blans -. Volevamo fargli capire che non conveniva a nessuno mettere in circolazione roba pericolosa. In questo modo abbiamo ottenuto buoni risultati. E la nostra linea e' stata estesa in un programma dell'Unione Europea a cui partecipano istituti, simili allo "Jellinek", di Inghilterra e Germania. Naturalmente oltre ad aiutarli e informarli, ammoniamo sempre chi consuma ecstasy sui rischi che corre pur con le pillole, diciamo cosi', "buone"".

 
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