Conferenza droga |
Radio Radicale Roberto
- 10 novembre 1999
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Le due dichiarazioni appaiono come antitetiche, ma ho l'impressione che portino alla stessa conclusione: le "tabelle" come pietra di paragone - la "pietra filosofale" del proibizionismo? - e l'inserimento nelle stesse di ogni sostanza che, alla nostra cultura occidentale, appare come portatrice di "male" (la cannabis ma non il caffe', l'eroina ma non l'alcool, l'ecstasy ma non gli psicofarmaci). Il punto d'arrivo giurisprudenziale e' cosi' la sentenza delle corti penale riunite della Cassazione dello scorso anno: non conta la reale pericolosita' di una sostanza; cio' che conta e' che sia o meno inserita nelle tabelle, perche' altri sono i beni da tutelare: la salute, le giovani generazioni, ecc. |
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