PRESENTATA DAL SENATORE RADICALE PIERO MILIOAl Ministro della Solidarietà Sociale, al Ministro della Sanità, al Ministro di Grazia e Giustizia, al Ministro dell'Interno.
Premesso che:
i giornali del 23/11/99 riportano le seguenti notizie: a Cremona, intossicazione di tre giovani per l'ingestione di una pasticca di sedicente ecstasy; a Rimini, arresto di tre spacciatori, che detenevano pastiglie di presunta ecstasy contenenti calce bianca, gesso, cocaina, eroina, detersivo, carbone vegetale, metadone, stucco; a Torino, arresto di un cittadino extracomunitario, che deteneva settemila pastiglie, di cui 5 mila di un tipo di ecstasy mai sequestrato in Italia;
- in Olanda, dal 1993, il Ministero della Sanità gestisce un progetto nazionale di monitoraggio sulle droghe, il DIMS (Drug Information Monitoring System), che ha come bracci operativi i CAD (Consultatie-buro voor Alcohol en Drugs); a questi uffici i cittadini possono rivolgersi per far analizzare legalmente le pastiglie in loro possesso; i CAD attuano l'analisi delle pasticche anche davanti a discoteche, raves e concerti. In Olanda, dal 1990 al 1994, i casi di persone decedute per motivi connessi all'assunzione di Xtc ammontano a nove; in Inghilterra a sessanta (fonte: Centro Jellinek di Amsterdam, il più grande e importante CAD della città); le autorità olandesi sono in grado di conoscere in tempo reale le sostanze immesse sul mercato e di informare adeguatamente sui rischi che corrono le migliaia di cittadini che si rivolgono ogni fine settimana ai CAD;
la Deliberazione della Giunta Regionale dell'Emilia Romagna 25 febbraio 1997, n. 206 (Progetto regionale nuove droghe) prevede la possibilità per gli operatori sanitari, all'interno delle discoteche, " di fornire informazioni, in tempi veloci e attraverso semplici indagini di laboratorio sperimentale, sulla composizione reale delle sostanze utilizzate dai consumatori, stimolando una maggior consapevolezza dei rischi. A livello provinciale va promossa la costituzione di un unico laboratorio sperimentale di riferimento per svolgere le indagini sulle polveri al fine di monitorare continuamente il mercato delle vecchie e nuove droghe. Ciò porterà ad avere in breve tempo una sorta di atlante delle varie sostanze presenti che potrà fornire risposte immediate ai consumatori sugli effetti di ciò che si stanno apprestando ad assumere, con la segnalazione di cautela nel caso di immissione sul mercato di nuovi prodotti. Un effetto indotto da tale iniziativa dovrebbe essere quello di creare un canale di comunicazione d
iretto tra operatori e mondo dei consumatori Tale intervento non ha il fine di creare una sorta di distinzione tra sostanze buone e cattive, ma di richiamare l'attenzione sul fatto che tutte le sostanze, anche le più diffuse e le più apparentemente innocue, proprio per la loro natura farmacologica, accanto ad effetti piacevoli presentano effetti collaterali e rischi da non trascurare ";
il Piano Sanitario Regionale del Piemonte 1997-2000 (Legge Regionale 61/97), attualmente in vigore, prevede, tra gli "obiettivi specifici" in materia di tossicodipendenze: " organizzare il monitoraggio in vivo delle sostanze psicotrope sulla scorta delle iniziative già intraprese in altri Paesi e in altre Regioni italiane sostenere ed incentivare nelle realtà più a rischio la presenza di ambulatori itineranti con compiti di prevenzione ed informazione primaria nonché attivare iniziative di sensibilizzazione in sinergia con le principali discoteche presenti sul territorio regionale ";
il Governo centrale, in sede di approvazione del Piano Sanitario suddetto, chiese ed ottenne la modifica del punto relativo a giorni ed orari di apertura dei SERT (contrasto con il Decreto 444/90), ma nulla eccepì rispetto agli obiettivi succitati;
recentemente, autorevoli esponenti del volontariato (Don Luigi Ciotti del Gruppo Abele, Vittorio Agnoletto della LILA) hanno auspicato che anche in Italia sia possibile attuare le iniziative suddette;
la causa principale per cui i provvedimenti regionali suddetti sono rimasti sulla carta risiede nel fatto che gli operatori temono di essere ingiustamente accusati del reato di "agevolazione dell'uso di sostanze stupefacenti o psicotrope" (art. 79 DPR 309/90) e/o di "istigazione, proselitismo e induzione al reato di persona minore" (art. 82 DPR 309/90);
non è allarmistico ma assolutamente ragionevole prevedere che in occasione del prossimo Capodanno il mercato nero delle droghe sintetiche sarà invaso da migliaia di pasticche una diversa dall'altra per composizione e dosaggio.
Si chiede di sapere:
per quale motivo il Governo, così attento alle dinamiche del mercato delle droghe dei Paesi Bassi (<>, dichiarazione del ministro Bindi in occasione del decreto che ha "proibito" quattro nuove droghe, "La Stampa" dell' 11/11/99), è così disattento e/o ostile alle iniziative di conoscenza reale di tale mercato poste in essere con successo dalle autorità olandesi;che cosa aspetta il Governo ad emanare una precisa e puntuale circolare che consenta a Ministeri, Regioni, Unità Sanitarie Locali, associazioni di volontariato di attuare, in sinergia fra loro, quelle analisi chimiche che l'entrata sul mercato italiano di sempre nuove sostanze rende "vitali" per la salute di milioni di giovani consumatori;
se la consapevolezza e determinazione del Governo in materia sono tali da riuscire a far entrare in funzione le prime "unità di strada" per l'analisi delle droghe sintetiche in occasione del Capodanno del 2000; la sola notizia di tale iniziativa convincerebbe molti spacciatori a immettere sul mercato criminale roba meno dannosa, come l'esperienza olandese insegna.
Roma, 25 novembre 1999