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Conferenza droga
Radio Radicale Roberto - 13 gennaio 2000
Tabacco / Ottawa contro Rj Reynolds
La guerra delle bionde canadesi

di R. Ce. - Corriere Economia suppl. al Corriere della Sera del 10.1.2000 ( http://www.corriere.it )

Contrabbando di sigarette e Canada, probabilmente, a molti sembrerà un binomio improbabile.

Eppure, proprio nel tranquillo e in genere perbenista Stato nordamericano il governo sta

combattendo da tempo una feroce battaglia per arginare un colossale business illegale. Che vede

protagonista - o così almeno sostiene Ottawa - alcune multinazionali del tabacco. Prima tra tutte

la Rj Reynolds (già Rjr Nabisco), che ora rischia di dover pagare un miliardo di dollari al governo

canadese, se il tribunale Usa a cui quest'ultimo si è rivolto riterrà valide le prove contro la

multinazionale.

La vicenda ha avuto inizio nel 1991, quando il forte aumento delle tasse sul tabacco voluto da

Ottawa per combattere il fumo ha invece dato il via a un enorme contrabbando di »bionde : il 40%

delle sigarette vendute nel Paese - si stima - nel 1994 era distribuito illegalmente. Oggi, dopo una

parziale diminuzione delle tasse, la percentuale è scesa, ma non poi di molto: ogni anno, il giro

d'affari delle sigarette contrabbandate resta intorno ai 3,5 miliardi di dollari Usa, con un mancato

incasso da parte dello Stato di almeno 1,4 miliardi.

Tutto questo - sostiene Ottawa con crescenti prove a sostegno delle sue affermazioni - per colpa

delle multinazionali del tabacco, Rj Reynolds in testa ma non solo. Che producono in Canada ed

esportano negli Stati Uniti quantità esagerate di sigarette (tra il 1990 e il 1993 l'export verso il

Paese vicino è decuplicato, nonostante la domanda di »bionde canadesi in Usa sia rimasta

inesistente) per poi rimportarle illegalmente in Canada. Un meccanismo non certo nuovo, né

limitato al Nord America, che nello specifico caso della Rj Reynolds canadese avrebbe visto

coinvolti riserve indiane ai confini tra i due Stati (difficili da controllare e, quindi, perfette per il

contrabbando), società-fantoccio create dalle multinazionali per proteggere le case madri da

eventuali coinvolgimenti legali, perfino impianti di produzione a Puerto Rico, il cui unico scopo era

sfornare sigarette per il mercato illegale canadese.

Il processo alla Rj Reynolds è, ovviamente, seguito con grande attenzione dai colossi del tabacco -

non nuovi a risarcimenti miliardari - e dalla coalizione antifumo nordamericana. Nonché dal governo

di Ottawa, che sottolinea come una sua vittoria in tribunale metterebbe a tacere gli allarmi lanciati

abitualmente dalle multinazionali, secondo le quali un aumento delle tasse sul tabacco favorirebbe

il mercato nero del fumo.

 
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