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Conferenza droga
Manfredi Giulio - 13 gennaio 2000
"CASSAZIONE: E' SPACCIO ANCHE LA CESSIONE PER LIBERALITA'"
(Sole 24 ore 12/01/00)

<lo dice la IV Sezione Penale della Cassazione. E' diventata così definitiva la pena, ridotta in appello, a nove mesi di reclusione e quattro milioni di multa, inflitta a un adtore di lavoro che avevav accompagnato due suoi lavoratori tossicodipendenti da Bergamo a Milano per comprare con i loro soldi e anticipando talvolta lo stipendio, dosi imprecisate di eroina che egli stesso conservava per consegnarne poi una quota a testa ogni mattina.

al datore di lavoro la cassazione spiega che l'obiettivo del legilstore è di evitare la diffusione della droga e che il reato di illegale detenzione e cessione di eroina, lo spaccio insomma, si realizza a carico del procacciatore qualunque sia il fine che ne ispiri la condotta. Così è punibile non solo chi agisce per fini di lucro, ma anche chi lo fa "per spirito di liberalità". Spaccia, insomma, chi consente ad altri di venire in posssesso della droga. Se colui che compra le dosi non è un tossicodipendente, non ci può essere codetenzione, e dunque depenalizzazione del gesto che ha compiuto.

In udienza, il PG della cassazione avevav chiesto l'annullamento senza rinvio della condanna, sostenendo che il fatto non costituiva reato>>.

 
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