(ANSA) - ROMA, 16 GEN - Soddisfazione e' espressa da don
Luigi Ciotti per l'ordine del giorno approvato dai Ds sulla
somministrazione controllata di eroina e sulla legalizzazione
delle droghe leggere, ma...
''Tre anni sono molti, troppi, per chi e' chiuso in una cella
o per chi si 'sbatte' sulla strada - afferma il responsabile del
gruppo Abele - E tre anni sono passati dalla Conferenza
nazionale di Napoli sulla droga in cui vennero approvate nuove
norme e nuovi servizi, ma soprattutto l'effettiva
depenalizzazione del consumo, presente lo stesso Veltroni''.
''Non possiamo che dirci soddisfatti per l'ordine del giorno
approvato dai Ds ma, alle parole devono seguire i fatti, con la
coerenza e l'urgenza necessarie''. ''Bisogna costruire nuove
politiche e nuovi servizi - afferma don Ciotti - auspicare l'
avvio di una sperimentazione rigorosa sull'eroina terapeutica,
investire sull'educazione anziche' sulla prevenzione: queste
sono le vere e proprie emergenze, rispetto alle quali il tempo
dei rinvii pilateschi, delle polemiche vuote, delle logiche di
scambio politico, delle prudenze senza progetto e' veramente
scaduto''. ''In Italia non si muore solo di freddo, poverta',
solitudine, invisibilita'(i 7 senza casa a Roma e i 6 immigrati
morti nei centri di permanena temporanea). Si puo' morire anche
di indifferenza, ritardi, di buone parole e di pacche sulle
spalle''. (ANSA).
AU
16-GEN-00 14:33 NNNN