LA MOZIONE "ANTIPROIBIZIONISTA" DEI DS E' UNA MANOVRA ELETTORALE E UN COMODO ALIBI PER LAVARSI LA COSCIENZA A BUON MERCATO; DA 30 ANNI MARCO PANNELLA E COMPAGNI SONO GLI UNICI A "GETTARE IL PROPRIO CORPO NELLA LOTTA" ANTIPROIBIZIONISTA.
Giulio Manfredi, membro della Direzione Politica del CORA (Coordinamento Radicale Antiproibizionista), ha dichiarato:
"Anche nel Congresso del 1990, l'allora PCI votò una mozione antiproibizionista; quella approvata domenica finirà fra le scartoffie di Botteghe Oscure a far compagnia alla prima. Veltroni cerca di portare nel suo "partito-insalata russa" un po' di voti antiproibizionisti; inutilmente: nonostante rimozioni e censure, è evidente a tutti che da 30 anni l'unico a "gettare il proprio corpo nella lotta"(*) antiproibizionista è Marco Pannella, che proprio oggi è di nuovo sul banco degli imputati per cessione di hashish.
La ministra Livia Turco non è stata neppure in grado di opporsi alle restrizioni dei trattamenti metadonici volute dal Polo. La Turco afferma di "lavorare contro lo smantellamento dei SERT"? Ma se non è riuscita neppure ad esigere il rispetto dei giorni ed orari di apertura dei servizi pubblici previsti da una legge del lontano 1990!
In quanto al Direttore Sanitario delle carceri torinesi, Dott. Remo Urani, che pontifica contro la legalizzazione, dovrebbe considerare cosa accade dietro le sbarre, dove la droga di strada circola e uccide, mentre l'unico farmaco sostitutivo consentito, il metadone, è somministrato con il contagocce."
Torino, 18/01/00
(*) E' il titolo di uno spiritual dei neri d'America, caro a Pasolini (non dispiaccia a Veltroni)