Il caso a Montegrossoda La Stampa, Giovedi' 8 Giugno 2000, cronaca di Asti
MONTEGROSSO. Era accusato di avere inviato, per posta, a due giovanissimi di Montegrosso, un migliaio di semi di canapa indiana. Con l'insolita "missiva" anche una sorta di rudimentale manualetto con le indicazioni per coltivare e far crescere le piantine. L'episodio nel novembre di cinque anni fa. L'inchiesta, condotta dai carabinieri della locale Stazione aveva portato all'identificazione del misterioso "giardiniere": un calabrese, lontano parente di uno dei giovani indagati. La vicenda si e' conclusa con un'assoluzione, in tribunale, ad Asti. Nei giorni scorsi, l'imputato, Ottavio Rosello, di Calimera Calabra, e' stato riconosciuto non colpevole. Il suo legale, l'avvocato astigiano Maurizio La Matina, ha infatti sostenuto che il "principio attivo della droga non e' nei semi di canapa, ma nelle foglie e nei fiori". Una tesi accolta anche dal giudice.