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Conferenza droga
Partito Radicale Silvja - 24 novembre 2000
IL PROIBIZIONISMO E' UN CRIMINE (12)
CORA - Coordinamento Radicale Antiproibizionista

1995/2000: CINQUE ANNI DI LOTTE NONVIOLENTE, DI FERMI, DI ARRESTI, DI PROCESSI, DI CONDANNE PER TENTARE DI FERMARE LA FOLLIA DEL PROIBIZIONISMO SULLE DROGHE LEGGERE

di Rita Bernardini

"Sciagurato è questo Paese dove per spartire il pane della verità e della conoscenza è necessario - e non sufficiente - a cittadini democratici e nonviolenti continuare ad affrontare processi, ingiurie, menzogne, arresti, digiuni della fame e della sete, a vedere la propria immagine stravolta e negata, a constatare che il popolo è costretto all'ignoranza e all'irresponsabilità". Con queste parole, il 27 agosto del 1995, a Roma, a Porta Portese, Marco Pannella iniziava il discorso che preludeva l'azione di disobbedienza civile che avrebbe compiuto di lì a pochi minuti assieme ad altri militanti e dirigenti radicali.

"Come per lo sterminio per fame nel mondo - proseguiva Pannella - dobbiamo oggi divenire come coloro che sono costretti a delinquere, a soffrire, a morire, perché lo scandalo di leggi e di giustizie ingiuste venga superato, venga corretto l'errore politico e tolto alla criminalità l'immenso potere che le si conferisce".

Un fatto di cronaca, l'ennesimo, aveva indotto i radicali a riprendere con forza le azioni di disobbedienza civile nei confronti delle leggi proibizioniste sulla droga: pochi giorni prima, sulla riviera romagnola, sette ragazzi seduti tranquillamente in un bar erano stati arrestati e sbattuti in galera perché uno di loro era stato trovato in possesso di 1,8 grammi di hashish. In quei mesi, inoltre, i radicali stavano - nel silenzio totale dei mezzi di informazione - tentando di raccogliere le firme per promuovere un referendum sulla legalizzazione delle droghe leggere. Il clamore dell'azione dei radicali, lo "scandalo" di Pannella arrestato che finisce finalmente sui mass media, fece impennare la raccolta delle firme tanto che il referendum, nel giro di pochi mesi, raggiungeva il quorum delle 500.000 sottoscrizioni.

Quel referendum sarà successivamente giudicato inammissibile dalla Corte Costituzionale: quel grande dibattito, quel grande confronto che i radicali tentavano di aprire nel Paese dando direttamente agli elettori la possibilità di decidere sulla legalizzazione delle droghe leggere, veniva così impedito con motivazioni del tutto pretestuose e incostituzionali. Ma quella di "Porta Portese" è stata solo la "ripresa" di una lunga stagione di rigorosa azione nonviolenta sull'irragionevolezza della legislazione proibizionista sulle droghe. Di seguito troverete il lungo elenco delle azioni di disobbedienza che si sono susseguite in questi anni; ora cerchiamo di elencare cosa hanno prodotto finora i processi scaturiti da queste iniziative e cosa potrebbero ancora determinare in futuro.

1) La perizia scientifica dei professori Malizia e Muller, nominati dal tribunale di Roma per esprimere un parere sul concetto di "dose drogante" per quel che riguarda l'hashish. Per la prima volta un tale argomento è discusso su basi scientifiche in un'aula di giustizia. In quella perizia i Professori Enrico Malizia ed Eugenio Muller hanno riferito, sulla base di un'ampia bibliografia, lo stato delle conoscenze scientifiche sugli effetti e sulla pericolosità del consumo di cannabis. Dalla perizia si evince che non è possibile - come aveva richiesto il Tribunale - valutare l'esatta quantificazione di singole "dosi droganti", poiché l'effetto drogante è riferibile solo a un consumo intensivo e continuativo. D'altra parte, i periti hanno ribadito che non è praticamente mai dato di riscontrare nei consumatori effetti di dipendenza fisica da cannabis, se non a dosaggi "abnormi", ottenuti solo in condizioni sperimentali e/o di laboratorio, e di fatto estranei all'uso comune. La quantità minima per indurre dipende

nza sarebbe cioè pari a 210 mg al giorno di principio attivo (da non confondere con il peso "lordo" della sostanza) consumato quotidianamente e continuativamente per parecchie settimane; di fatto si tratterebbe di una quantità pari a quella contenuta - secondo gli stessi periti - in 8/9 spinelli, e comunque superiore a quella ceduta gratuitamente da Pannella nel 1995 a Piazza Navona (2,8 grammi). Inoltre, Malizia e Muller hanno sottolineato che, anche in caso di consumo "abnorme", la sintomatologia dell'astinenza da cannabis è assai più simile a quella prodotta nei tabagisti a seguito della sospensione del fumo di tabacco, che a quella da alcool o da oppiacei. Alla richiesta di rispondere sul "passaggio" dal consumo di cannabis a quello di droghe pesanti, Malizia e Muller hanno precisato che, quando si verifica, è da addebitarsi essenzialmente alla contiguità dei mercati illegali delle diverse sostanze proibite.

2) Vari tentativi - finora non coronati da successo, ma riproposti nei processi d'appello - di sollevare la questione di legittimità costituzionale delle norme incriminatrici dei radicali e di altre disposizioni del DPR 309/90. L'art. 73 comma 4 e comma 5 ultima parte e l'art. 14 lett. b) n. 1 e 2 DPR 309/90 sarebbero incostituzionali, per violazione degli artt 3, 13, 25 comma 2 e 32 della Costituzione, nella parte in cui includono ai fini della prevista sanzione penale i derivati della canapa indiana tra le sostanze stupefacenti e psicotrope; al riguardo è stata in particolare sottolineata l'irrazionalità della inclusione tra le sostanze illecite di hashish e marijuana, sia in assoluto sia ai parametri di offensività desumibili dalla affermata liceità di altre sostanze psicotrope lecite e di larghissimo uso come caffeina, alcool e nicotina e tuttavia più dannose; ed è stato osservato che in relazione alla dichiarata finalità di tutela della sicurezza pubblica, la criminalizzazione dei derivati dell'hashish

produrrebbe l'effetto esattamente opposto a quello che la norma intenderebbe reprimere. La manifesta irragionevolezza - cioè classificare come stupefacenti sostanze che non sono tali per la scienza, e conseguentemente sanzionare penalmente condotte pacificamente inoffensive, cioè inidonee a ledere lo stesso bene giuridico prodotto dalla norma (salute pubblica, ordine pubblico, ecc.) - imporrebbe una inevitabile censura di incostituzionalità, posto che la giurisprudenza e la dottrina costituzionali hanno da tempo individuato proprio nell'irragionevolezza un limite di costituzionalità delle leggi.

3) Un importante fatto politico che sta a dimostrare come il "sistema politico e di potere" tenti in ogni modo di disinnescare il meccanismo messo in atto dai radicali con i loro processi: la sospensione di Marco Pannella dal Consiglio Comunale di Roma determinatasi con una legge che sembra fatta ad hoc per lui. Una punizione così severa - la sospensione da consigliere comunale - per un eletto nelle istituzioni locali che è condannato in primo grado, non è prevista nemmeno per chi commetta reati quali l'omicidio o la rapina.

4) Una condanna per Marco Pannella al minimo della pena (due mesi) con l'attenuante "dell'azione commessa per motivi di particolare valore sociale". (Piazza Navona 1995).

5) Una assoluzione per Pannella, Bernardini e Bertè (Milano 1997). Dalla sentenza: ... "la percentuale di principio attivo contenuta nelle bustine sequestrate è presente in misura così irrilevante da permettere di escludere che la sostanza ceduta abbia effetto drogante e da indurre a ritenere che detta sostanza non sia stupefacente. Pertanto ricorre la figura del reato impossibile". I Radicali sono assolti perché il fatto non sussiste. (Vedi sentenza in questa stessa pubblicazione).

Questa sentenza del 10 dicembre 1999 smentisce clamorosamente quella delle sezioni Unite della Cassazione del giugno '98 di cui riportiamo la parte finale:

"Il fatto che il principio attivo contenuto nella singola sostanza oggetto di spaccio possa non superare la cosiddetta "soglia drogante", in mancanza di ogni riferimento parametrico previsto per legge o per decreto, non ha rilevanza ai fini della punibilità del fatto.

L'inidoneità dell'azione, relativamente alle fattispecie previste dall'art. 73 legge stupefacenti va dunque valutata unicamente avuto riguardo ai beni oggetto della tutela penale, individuabili, come già si è detto in quelli della salute pubblica, della sicurezza e dell'ordine pubblico, nonché della salvaguardia delle giovani generazioni.

Tali beni sono messi in pericolo anche dallo spaccio di dosi contenenti un principio attivo al di sotto della soglia drogante sia per le considerazioni già svolte, concernenti la salute pubblica, ulteriormente minacciata dal possibile impiego antigienico di determinati mezzi di assunzione, sia perché trattasi di attività riconducibili al mercato della droga, alimentato dalla cessione al consumatore finale, qualunque sia il quantitativo di volta in volta ceduto, ed attorno al quale prospera il fenomeno della criminalità organizzata"

6) Una assoluzione per Marco Pannella (10 novembre 2000) perché il fatto non sussiste. Il fatto: il pacchetto di hashish (250 grammi) consegnato in diretta TV da Pannella ad Alda D'Eusanio nel corso della trasmissione Italia in diretta. Sarà interessante leggere le motivazioni della sentenza.

I radicali faranno del loro meglio affinché dai prossimi appuntamenti con le aule di giustizia si affermi il principio nonviolento, socratico, gandhiano per il quale dinanzi a una legge o una sentenza che si ritenga ingiusta ci si autodenuncia affinché la città unita in agorà attorno al processo, prenda atto dello scandalo - se v'è - di quelle leggi ingiuste o di quella ingiusta applicazione delle leggi.

Di seguito,accanto ai nomi di molti dirigenti radicali o del CO.R.A. che hanno partecipato alle azioni di disobbedienza civile, troverete quelli di semplici cittadini che hanno trovato e trovano insopportabile che milioni di cittadini consumatori di hashish e marijuana finiscano in galera o siano sottoposti a vessatorie sanzioni amministrative per condotte pacificamente inoffensive, come quella di coltivare sul davanzale, una piantina di marijuana o di passare uno spinello a un amico.

Un ringraziamento particolare va espresso nei confronti del collegio di difesa per la grande professionalità con la quale ha fin qui svolto il suo lavoro e per l'ancora più difficile impegno che vorrà profondere nel prossimo futuro. Grazie, dunque, agli avvocati Giandomenico Caiazza, Pietro Milio, Vincenzo Siniscalchi, Flavia Urcioli, Giuseppe Rossodivita, Giuseppe Micheletta, Mario Monaco.

Data della disobbedienza civile: 27 agosto 1995

Cessioni di hashish preannunciate ed effettuate: Roma - Porta Portese

Imputati: Pannella, Bernardini, Della Vedova, Vigevano, Pinto, Pezzuto Stato del procedimento: Condanna a quattro mesi in primo grado: opposto appello. Pezzuto assolto

Imputati: Pannella, posizione stralciata

Stato del procedimento: 1 grado: condannato a quattro mesi e 2 milioni di multa con sostituzione della pena detentiva con 8 mesi di libertà vigilata. Sentenza confermata in 2 grado. Ricorso in Cassazione.

Data della disobbedienza civile: 27 agosto 1995

Cessioni di hashish preannunciate ed effettuate: Roma - Porta Portese

Imputati: Teardo, Zanella, Dentamaro, Fiori, Ravazzi, Simoni, Antinori Stato del procedimento: Fermo e perquisizione dei sette militanti che hanno ripetuto i fatti avvenuti pochi giorni prima a Riccione a dei loro coetanei, i sette ragazzi che furono arrestati perché uno di loro deteneva 1,8 grammi di hashish. Anche le forze dell'ordine in servizio a Porta Portese trovano addosso a uno dei sette radicali lo stesso quantitativo di hashish, ma il procedimento penale non sarà aperto.

Data della disobbedienza civile: 29 dicembre 1995

Cessioni di hashish preannunciate ed effettuate: Roma - Piazza Navona Imputati: Pannella

Stato del procedimento: In questo processo rientra l'importante perizia dei Proff. Malizia e Muller (nominati dal tribunale) sul concetto di dose "drogante".

Condanna alla pena di due mesi e venti giorni di reclusione e lire un milione di multa sostituita con la pena complessiva di sette milioni di multa. E concessa l'attenuante "per fatto lieve", nonché l'attenuante dell'azione commessa "per motivi di particolare valore sociale" (ex art. 62 n. 1 CP). Ricorso in appello.

Data della disobbedienza civile: dicembre 1995

Cessioni di hashish preannunciate ed effettuate: RAI 1 - Trasmissione di Alda D'Eusanio

Imputati: Pannella

Stato del procedimento: Assolto il 10 novembre 2000 perché il fatto non sussiste. Si attendono motivazioni della sentenza

Data della disobbedienza civile: 11 ottobre 1997

Cessioni di hashish preannunciate ed effettuate: Roma - Camera dei Deputati - Conferenza Stampa

Imputati: Pannella

Data della disobbedienza civile: 12 ottobre 1997

Cessioni di hashish preannunciate ed effettuate: Roma - Piazza Navona Imputati: Pannella, Bernardini, Dupuis, Camici, Caforio, Zanella, Pugliese

Stato del procedimento: (Cessione di alcune bustine di hashish ai giornalisti). Processi unificati. Dopo l'esame degli imputati, avvenuto nel corso dell'udienza del 17 Novembre 2000, il processo è stato rinviato al 2 marzo 2001 per la discussione

Data della disobbedienza civile: 20 ottobre 1997

Cessioni di hashish preannunciate ed effettuate: Milano - Piazza Scala Imputati: Pannella, Bernardini, Bertè

Stato del procedimento: Assolti perché il fatto non sussiste.

Data della disobbedienza civile: 25 ottobre 1997

Cessioni di hashish preannunciate ed effettuate: Roma - Via del Corso - Largo Goldoni

Imputati: Pannella, Bernardini, Borrelli, Caforio, Zanella, Camici, Pugliese

Data della disobbedienza civile: 8 Novembre 1997

Cessioni di hashish preannunciate ed effettuate: Roma - Via del Corso - Largo San Carlo

Imputati: Autorino, Orofino, Dell'Alba, Buonassisi, Dupuis

Data della disobbedienza civile: 12 novembre 1997

Cessioni di hashish preannunciate ed effettuate: Roma - Largo San Carlo al Corso

Imputati: Stanzani, Picard, Meyssan, Sitbon, De Perlinghi, Parachini, Autorino, Buonassisi, Pietrosanti, Cusino, Bernardini

Stato del procedimento: Processi Unificati: 20 imputati

Sentenza prevista per il 7 Febbraio 2001, quando sarà interrogato Marco Pannella

Data della disobbedienza civile: 14 novembre 1997

Cessioni di hashish preannunciate ed effettuate: Bologna - Piazza Verdi

Imputati: Bononcini, Zanotti, Baietti

Stato del procedimento: Fermati e portati in questura.

Da allora nessuna comunicazione è arrivata agli imputati, se non quella di dover pagare il costo delle analisi della sostanza sequestrata. Imputazione: Baietti, Cessione; Bononcini, detenzione; Zanotti, manifestazione non autorizzata

Data della disobbedienza civile: 14 Ottobre 1998

Cessioni di hashish preannunciate ed effettuate: Roma - Piazzale Clodio - Conferenza stampa Bernardini e avvocati Milio e Urcioli

Imputati: Bernardini

Stato del procedimento: Per contestare la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione del 12 settembre '98, secondo la quale "qualsiasi sia il principio attivo delle dosi sequestrate, anche se non si rileva alcun effetto 'drogante', il soggetto detentore va comunque perseguito penalmente'' Bernardini cede ai giornalisti presenti 16 scatole contenenti ciascuna un "microframmento" di hashish (grammi 0,001596); Bernardini viene solo identificata.

Hanno partecipato alle disobbedienze civili: Alberto Antinori, insegnante, Anna Autorino, insegnante, Roberto Baietti, studente, Rita Bernardini, giornalista, Direzione Coordinamento dei radicali, Lucio Bertè, architetto, Silvana Bononcini, infermiera professionale, Antonio Borrelli, operatore culturale, Clotilde Buonassisi, procuratrice legale, pensionata, Alessandro Caforio, redattore di Radio Radicale, Piergiuseppe Camici, sceneggiatore, Giorgio Cusino, stenografo, pensionato, Alexandre De Perlinghi, libero professionista, Gianfranco Dell'Alba, deputato europeo, Benedetto Della Vedova, deputato europeo, Gaetano Dentamaro, giornalista, Olivier Dupuis, deputato europeo, segretario del Partito Radicale, Raffaella Fiori, informatica, Michel Hancisse, farmacista belga, direzione politica del CORA, Thierry Meyssan, giornalista francese, segretario del CORA, Veronica Orofino, commerciante, Marco Pannella, deputato europeo, Rolando Parachini, interprete e traduttore, Vittorio Pezzuto, libero professionista, Eric

Picard, psichiatra belga, Paolo Pietrosanti, Consigliere Generale del Partito Radicale, Mimmo Pinto, assessore, Cristiana Pugliese, collaboratrice di Radio Radicale, Aldo Ravazzi, economista, Stefano Simoni, collaboratore parlamentare, Michel Sitbon, editore francese, Sergio Stanzani, Presidente di Non c'è Pace senza Giustizia (NPWJ), Matteo Teardo, consulente Gruppo Lista Bonino Regione Lombardia, Paolo Vigevano, già editore di Radio Radicale e parlamentare riformatore, Mauro Zanella, libero professionista, Dario Zanotti, agente immobiliare.

 
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