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Conferenza droga
Partito Radicale Silvja - 24 novembre 2000
VOLANTINO

Quello che segue e' il testo di un volantino che verra' distribuito a Genova durante i lavori della Conferenza nazionale sulle droghe (28/30 novembre 2000)

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CHI SIAMO

COSA FACCIAMO

COSA VOGLIAMO

Il CORA (Coordinamento radicale antiproibizionista) è un'organizzazione politica che ha come obiettivo la fine del regime proibizionista sulle droghe, che ha portato alla costituzione di un sistema internazionale della mafia, della violenza e della corruzione in continua crescita; che favorisce lo sviluppo di politiche illiberali e autoritarie e minaccia le garanzie democratiche e i diritti dei cittadini.

Il CORA vuole la legalizzazione delle droghe, cioè leggi efficaci che regolino la produzione, la vendita e il consumo delle sostanze psicoattive oggi proibite; che favoriscano il recupero dei tossicodipendenti impedendo che muoiano per overdose o per AIDS; che non trasformino un problema sociale e sanitario in una drammatica questione di ordine pubblico.

Il CORA è un'associazione federata al Partito Radicale transnazionale, aperta a tutti i cittadini.

Il CORA è stato fondato nel febbraio del 1988. Nel settembre dello stesso anno, insieme al Partito radicale, organizza a Bruxelles un convegno internazionale sui costi del proibizionismo al quale partecipano studiosi, esperti ed esponenti politici provenienti dall'Europa, dagli Usa e dal Canada.

Nel 1989, per iniziativa del CORA e del Partito radicale, nasce la Lega Internazionale Antiproibizionista (LIA). Nello stesso anno il CORA promuove la presentazione di una lista antiproibizionista alle elezioni per il Parlamento europeo che porta alla elezione di Marco Taradash.

Nel maggio del 1990, le liste antiproibizioniste, promosse e sostenute dal CORA, portano alla elezione di sedici consiglieri nelle più importanti regioni, provincie e città italiane. Nello stesso anno il CORA costituisce al proprio interno l'Osservatorio delle leggi sulla droga (OLD) con lo scopo di studiare e analizzare periodicamente l'impatto delle politiche "antidroga". Con la direzione di Carla Rossi (Ordinario di Statistica Matematica, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"), l'OLD ha prodotto l'unica analisi critica di fonte non governativa sulla politica in materia di droghe nel nostro Paese, divulgata con rapporti periodici, monografie, convegni, trasmissioni radiofoniche.

Nel 1991 il CORA promuove il referendum popolare grazie al quale - nella primavera del 1993 - viene depenalizzato il consumo di droghe in Italia e viene restituita l'autonomia terapeutica ai medici.

Nel 1992, grazie all'impegno del CORA, si tiene in Italia, a Bologna, la terza conferenza internazionale sulla riduzione del danno, nel corso della quale alcune città italiane sottoscrivono la "Risoluzione di Francoforte".

Alla Conferenza nazionale sulla droga di Palermo del giugno 1993, il ministro degli Affari sociali, Fernanda Contri, riconosce al CORA il merito di avere per primo insistito sulla politica di "riduzione del danno" come strategia di intervento in materia di droga.

Nel maggio del 1994 viene depositata al Parlamento italiano la proposta di legge di iniziativa popolare del CORA, corredata dalle firme di oltre 50 mila cittadini, per la riforma della "Iervolino-Vassalli" e la legalizzazione della cannabis (viene presentata anche una proposta di legge CORA sulla prevenzione e lotta all'AIDS); la proposta giace ancora presso le commissioni parlamentari competenti.

A giugno, con un convegno internazionale, insieme al Partito radicale e alla LIA, il CORA promuove la campagna per la riforma delle Convenzioni internazionali sulle droghe, e in seguito fa depositare al Parlamento una proposta di mozione per impegnare il Governo alla denuncia delle Convenzioni ONU in materia di droghe e alla convocazione di una conferenza mondiale per la loro revisione.

Nell'agosto 1995 il CORA partecipa all'azione di disobbedienza civile di Marco Pannella e degli altri Riformatori, che distribuiscono in pubblico piante di cannabis e dosi di hashish. In autunno a Bruxelles nasce il CORA-Belgique.

Nel 1996, al Parlamento Europeo, viene costituita "Parlamentari per l'azione antiproibizionista", la campagna del CORA per la revisione delle Convenzioni internazionali, a cui aderiscono parlamentari di molti gruppi. Il CORA rilancia in Europa l'iniziativa antiproibizionista; tiene a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, il proprio 8 Congresso e diventa a tutti gli effetti un'organizzazione politica transnazionale.

Nel settembre 1996 Carmelo Palma, dirigente del CORA, riesce a far approvare dal Consiglio Comunale di Torino un ordine del giorno che chiede la legalizzazione delle droghe leggere e propone Torino come sede per la sperimentazione della somministrazione controllata di eroina.

Nel marzo 1997 il CORA interviene alla II Conferenza Nazionale sulla droga, a Napoli, proponendo: depenalizzazione del consumo personale di droghe e abolizione delle sanzioni amministrative; libertà terapeutica per i medici; eroina terapeutica; controlli e verifiche sui finanziamenti "antidroga".

Nel novembre 1997, a Roma, durante una manifestazione radicale numerosi dirigenti del CORA - italiani, francesi e belgi - attuano una disobbedienza civile distribuendo hashish alla folla; sono tuttora sotto processo e la sentenza è prevista per il prossimo mese di febbraio.

Nel giugno 1998 si tiene a Parigi, nelle sale del Parlamento francese, il 9 Congresso del CORA, sotto lo slogan "Il proibizionismo sulle droghe: un crimine contro l'umanità".

A partire dal 1998, il CORA ha presentato in decine di Procure della Repubblica un esposto sulle seguenti questioni: inattuazione decennale della normativa sull'organizzazione dei SERT; inadeguatezza qualitativa e quantitativa dei trattamenti metadonici; inadeguatezza dell'assistenza sanitaria ai tossicodipendenti detenuti.

Nel novembre 2000 il CORA partecipa ai lavori della III Conferenza Nazionale sulle droghe di Genova con un folto gruppo di esperti e con un opuscolo dal titolo inequivocabile: "Il proibizionismo è un crimine".

CORA - tel. 06.689.791 - 011.57.57.401/2 - fax 06.688.05.396 - 011.549.683 - www.coranet.org

 
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