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Conferenza droga
Manfredi Giulio - 7 maggio 2001
PIANETA CARCERE: A BIELLA IL METADONE NON E' PIU' PROIBITO; RESTA PROIBITA IN TUTTO IL PIEMONTE L'ATTUAZIONE DELLA RIFORMA DELLA MEDICINA PENITENZIARIAà
L'ASSESSORE D'AMBROSIO, DOPO LE ELEZIONI, TROVERA' IL TEMPO PER OCCUPARSENE?

Sabato mattina, una delegazione radicale ha visitato il carcere di Biella. Erano presenti: Bruno MELLANO (consigliere regionale, candidato della Lista Bonino nel collegio di Fossano-Mondovì); Giulio MANFREDI (esponente del CORA, candidato nel collegio Torino 1); Iolanda CASIGLIANI (candidata nel Proporzionale Piemonte 2 e nel collegio di Biella); Daniele CAPEZZONE (candidato nel Proporzionale Piemonte 2) .

Al termine della visita, gli esponenti radicali hanno dichiarato:

<< La notizia positiva è che il metadone non è più proibito nel carcere di Biella: 5 degli 80 detenuti tossicodipendenti ne usufruiscono. La percentuale, seppur esigua, è superiore alla media nazionale e, comunque, è sempre più difficile passare da 0 a 1 che da 1 a 10. Riteniamo che questo mutamento sia dovuto in gran parte alle iniziative radicali: l'impegno costante di Iolanda Casigliani a Biella; le denunce e gli esposti presentati dai radicali sia a Torino che a Biella.

La notizia negativa è che anche a Biella come nel resto del Piemonte (e nel resto d'Italia), la riforma della medicina penitenziaria continua ad essere proibita. Le Aziende Sanitarie Locali (di cui fanno parte i Servizi tossicodipendenze) non si sono ancora fatte concretamente carico dei detenuti tossicodipendenti, come la legge (D.Lgs. 230/99, art. 8, comma 1) loro imponeva a partire dal 1 gennaio 2000.

Presso il Consiglio Regionale del Piemonte giace da dieci mesi una mozione presentata dai consiglieri radicali in cui si richiede all'Assessore Regionale alla Sanità di illustrare gli atti compiuti per l'attuazione della riforma. L'Assessore D'Ambrosio in questo periodo è stato impegnato, assieme ai suoi collaboratori, in dibattiti e convegni di partito; dopo il 13 maggio potrà avere il tempo per occuparsi anche di questo, magari chiedendo all'Osservatorio Regionale delle Dipendenze di dedicare uno dei suoi rapporti alla situazione sanitaria nelle carceri piemontesi, che continua ad essere evocata ma mai studiata approfonditamente.>>.

Torino, 7 maggio 2001

Per ulteriori informazioni: Giulio Manfredi (0348/5335305).

 
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