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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Maurizio - 26 maggio 1995
GUERRA ALL'ULTIMO PESCE

il manifesto 26 maggio 1995

Matteo Parlato

Si vis pacem para bellum : fedele alla massima il governo britannico scorterà con una nave da guerra e un aereo da ricognizione i pescherecci nel Golfo di Biscaglia per garantire che possano lavorare in pace durante la caccia ai tonni che comincia tra pochi giorni. E' prevedibile che le marine militari di Spagna, Francia e Irlanda facciano lo stesso; la guerra per accaparrarsi i pesci sopravvissuti al sistematico sfruttamento delle riserve continua su un altro lato dell'oceano, con la seconda tornata della »guerra del tonno . A metà aprile il commissario europeo Per la pesca, Emma Bonino, aveva giudicato la conclusione della questione ispano-canadese »una vittoria per i pescatori e per i pesci e un passo concreto verso »una politica comune di protezione delle risorse comuni ; ora il problema ritorna con i tonni e alla Comunità europea - che non ha il potere di a-ire nelle acque internazionali, dove ogni singolo stato e rispettiva cannottiera fanno ciò che credono meglio - non rimane che mandare degli isp

ettori per cercare di mantenere un minimo di »fair play .

Forse le corazzate saranno un buon deterrente per le zuffe d'alto mare, ma certo non faranno tornare i pesci. Il pescato è calato - secondo Greenpeace - di 82 milioni di tonnellate dal '90 ad oggi nonostante l'affìnamento delle tecniche di pesca.

LA' NEGLI ABISSI

Pensare agli abissi marini come un rifugio per i pesci è una pia illusione: i pescherecci mappano le correnti seguite dai branchi collegandosi ai satelliti meteorologici, arrivati in zona individuano i pesci con il sonar per poi gettare le reti a colpo sicuro. Le reti fanno poi un capitolo a parte, eliminando quelle troppo lunghe o quelle a maglie troppo strette, ne rimane un'ampia varietà: da fondo, da mezza quota e da superficie, tutte pensate per passare a pettine tratti di mare sempre più grandi; il tipo »Gloria ha una boccia da 18mila e 700 metri quadri, potrebbe pescare 12 jumbo contemporaneamente. Lo spreco è proporzionale alla decimazione: 20 milioni di tonnellate vengono ributtate, morte, a mare perché non soddisfano l'estetica del mercato. La Fao si è espressa chiaramente circa la relazione tra miglioramento delle tecniche di pesca e il calo del pescato: »Il completo sfruttamento ed esaurimento delle rimanenti risorse mondiali può essere raggiunto praticamente subito . Nella mappa del pescabile

della Fao l'unica zona non pesantemente sfruttata sono le longitudini meridionali degli oceani, mari battuti dalle flotte russe, giapponesi e più recentemente, da quella argentina, che possono facilmente colmare il divario. Il Mediterraneo è classificato come »completamente sfruttato , anche con l'apporto italiano, grazie all'ex ministro, Poli Bortone (An), che più o meno nello stesso periodo della »guerra del tonno ha autorizzato l'uso delle spadare da 9 chilometri nonostante l'Unione europea imponga un massimo di 2 e mezzo.

I CONTRIBUTI

Si pesca meno perché c'è sempre meno da pescare ma in compenso c'è da pagare il conto delle politiche di sfruttamento delle »inesauribili fonti marine: il Canada paga i contributi a più di 40 pescatori disoccupati per i 5 anni di fermo della pesca, dopo avere fatto tabula rasa delle coste del Newfoundland; la flotta spagnola - la più grande l'Europa - è costruita sulle sovvenzioni Cee. Gli spagnoli del »Esai , andati a pescare sotto il naso dei disoccupati del Newfoundland, si sono beccati una sventagliata di mitra e una multa da 5oomila dollari canadesi; presto ci,sarà un altro incontro tra le flotte di pesca e i militari nel golfo di Biscaglia; l'anno scorso militari e controlli delle reti vennero attivati dopo i ripetuti incidenti. L'assalto all'ultimo pesce ha al suo attivo due guerre del merluzzo, una battaglia per l'ippoglosso e una guerra del tonno Le flotte d'altura e quelle da costa si accusano vicendevolmente senza raggiungere accordi, l'Europa, per esempio, ha rifiutato di adeguarsi ad una fer

ma temporanea. Con il diminuire dei pesci che ci rimettono subito prima degli umani, aumentano le probabilità di nuovi scontri, e in questa lotta la bandiera battuta dai pescherecci conta: un paese della costa atlantica africana, diligente mente razziata, deve valutare più attentamente del Canada le reazioni al mitragliamento di un peschereccio europeo, ma tutti hanno un limite di sopportazione.

 
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