UE, NUOVO LOOK PER L'ITALIA
Il tandem Monti-Bonino ha conquistato Bruxelles
Il giudizio della stampa estera è finalmente lusinghiero: »Emma combattiva e non parla politichese
Del professore piacciono la serietà, la discrezione e il grande livello intelletuale. Meno gli eccessi di cautela
IL MESSAGGERO 28 maggio 1995, pag. 15
di ROMANO DAPAS
BRUXELLES - Tempo fa, qualcuno osservò che Silvio Berlusconi un'azione di governo l'aveva azzeccata nominando Mario Monti e Emma Bonino alla Commissione Europea. A quasi cinque mesi dall'insedimento dei nostri rappresentanti a Bruxelles (Monti in qualità di commissario responsabile per il mercato interno, Bonino titolare dei "portafogli" della pesca, degli aiuti umanitari e della politica dei consumatori), è opinione diffusa che i risultati ottenuti sul campo confortino quel giudizio. E da una rapida inchiesta fra i corrispondenti dei giornali e delle agenzie di stampa, che con ritmi quotidiani seguono l'attività della Commissione Ue, si scopre che Emma Bonino ha saputo accumulare in tempi record un enorme capitale di simpatia al punto di diventare una personalità di spicco del "collegio" presieduto da Jacques Santer. Nel caso di Mario Monti, i giornalisti stranieri, il cui spirito critico tende ad accentuarsi fuori dei patrii confini, sono invece più prudenti, forse meno generosi, pur attribuendo al prof
essore doti di competenza e di serietà fuori del comune. La conclusione, un po' scontata, è che, dopo decenni di cocenti delusioni, l'Italia dispone finalmente di un "tandem" efficiente per prestigio e capacità intellettuali.
Ma vediamo, in sintesi, i giudizi dei rappresentanti dei "media". Pierre Bocev, corrispondente del "Le Figaro", definisce Emma Bonino "semplicemente superba", perché "non parla in politichese", "si è impadronita con stupefacente rapidità di dossier molto tecnici come la pesca" e perché "sul problema degli aiuti umanitari tiene un discorso franco e privo di falsi idealismi'. »Monti - dice Bocev - mi entusiasma meno. Lo trovo freddo, un po' inibito.
Ma è probabile che ciò dipenda dal fatto che si occupa di problemi aridi . A mettere in parallelo i due è anche il belga Michel De Muelenacre, de "Le Soir", secondo cui »Monti corrisponde più all'immagine del commissario europeo tradizionale, serio, discreto, intellettualmente capace, mentre Bonino appare come un'anticonformista che si batte con durezza e non si lascia impressionare . Anche l'inglese Emma Tucker, del "Financial Times", pensa alla Bonino come ad una "combattente", precisando che »è un gran bene che alla Commissione ci sia una donna con un carattere come il suo, capace di anteporre gli interessi europei a quelli nazionali . »Monti è diverso - aggiunge la Tucker - perché dà l'impressione di pesare troppo le parole. Non se per timidezza o per debolezza, certo è che non vuol scontetare nessuno . Knut Pries, tede-sco, corrispondente della "Frankfurte Rundschau" trova, invece, nell'ex Rettore della Bocconi le migliori qualità: la calma, la competenza, l'intelligenza e il buonsenso. Ma è della Bo
nino che Pries ama soprattutto parlare. A suo avvisò, Emma ha sbagliato nel prendere una posizione troppo legalista durante la "guerra del pesce" con il Canada, ma »si tratta di una donna ammirevole ed è senz'altro una conquista che in un organismo burocratico come la Commisione ci sia, oggi, una personalità con il suo passato ed il suo impegno di combattente per i diritti civili .
Due »tenori dell'Api (l'Association de la Presse Internationale cui aderiscono 700 giornalisti), Joh Palmer del »The Guardian e Philippe Lemaitre, de »Le Monde , si dicono entrambi convinti che l'Italia ha fatto un salto di qualità. »Apprezzo molto Monti per il suo stile accademico - precisa Palmer - ma aspetto di vederlo alla prova quando dovrà intervenire sul nodo della libera circolazione delle persone. Della Bonino mi piacciono la sua formidabile tenuta e le buone conoscenze linguistiche . Ugualmente sospensivo è il giudizio di Lemaitre su Monti, »arrivato a Bruxelles con una grande reputazione intellettuale , mentre Emma non solo è »dinamica, disponibile, simpatica e generosa , ma ha già dimostrato di possedere i requisiti necessari a farne un ottimo commissario. Per la portoghese Isabel Arriaga e Cunha (»Publico ), non è vero, come sostiene Pries, che la Bonino abbia condotto male il difficile negoziato sulla pesca coi canadesi. Anzi, è stata »ferma ed ammirevole, avendo chiari gli obiettivi , Ele
na Moreno, della Efe, l'agenzia ufficiale spagnola, assen-tisce:»Emma ha compreso perfet-tamente le ragioni della Spagna, si è comportata benissimo ed ha contribuito a migliorare l'immagine dell'Italia .
Opinioni opposte sul prof. Monti esprimono il greco Costas Kekis (»Kathimerini ) e l'olandese Rik Winkel del »Financieele Dagblad . Ricordando il contenzioso franco-tedesco sull'aeroporto ateniese di Spata, Kekis afferma che »Monti non è stato capace di trovare una soluzione politica, è rimasto prigioniero dei burocrati del suo gabinetto , ragione per i suoi limiti politici sono »evidenti . Secondo Winkel, che è il presidente dell'Api, Monti ha rappresentato invece, una piacevole sorpresa per il suo liberalismo in economica. »Dopo trent'anni di commissari italiani favorevoli agli interventi statali - dice Winkel - eccone finalmente uno che si batte affinché l'Europa attui un autentico liberalismo . Bastian contrario, Jean Quatremer di »Libèratin : »Monti è senz'altro competente, ma mi annoia. Parla con voce monocorde, proprio come un professore ai suoi allievi . Elisabeth Wise, giovane cronista dell'Associated Press, evita il giudizio su Monti e nei esprime uno, entusiasta, sulla Bonino: »Sono stata con lei
in Rwanda, scoprendo che possiede uno spírito realista, costruttivo, non venato da pessimismo. Invece di criticare il governo del Rwanda come fatto, è tornata ed ha proposto un piano concreto per aiutare le autorità di quel paese a ricostruire un sistema giudiziario a pezzi. Bonino è un vero soffio d'aria pura sulla Commissione . D'accordo coi colleghi che Bonino è un'»autentica sorpresa , il tedesco Hans-Peter Hagemes, della Dpa, crede che anche Monti farà presto parlare di sé in termini lusinghieri. Per concludere che »nessuno si aspettava che un'Italia politicamente divisa e debole riuscisse a mandare a Bruxelles due personalità così forti e chiare .