(ansa) - roma, 5 giu - sinergia tra politica dei consumatorie competitivita' industriale, sviluppo della formazione
culturale e della comunicazione, a livello europeo,
riconoscimento per legge delle associazioni di consumatori, sul
piano nazionale. sono questi i nodi principali da sciogliere in
materia di tutela dei consumatori secondo il commissario europeo
emma bonino, che ne ha parlato a roma in un incontro con alcuni
rappresentanti della stampa prima di ripartire per bruxelles.
''politica dei consumatori e competitivita' industriale - ha
precisato - sono due obiettivi che figurano nei principi
fondamentali del trattato di maastricht e che non sono, come si
puo' credere, antitetici, ma al contrario intimamente legati sul
piano europeo. la politica della concorrenza, infatti, non deve
soltanto servire ad aumentare la qualita' dei beni disponibili
per il consumo, ma anche ad assicurare il miglioramento
dell'informazione dei consumatori, la soppressione delle
barriere tecniche agli scambi, l'armonizzazione delle
legislazioni: deve creare insomma le migliori condizioni per
l'attuazione del mercato comune''. per quanto riguarda l'italia,
perche' tutto questo sia possibile, ha spiegato la bonino, ''e'
fondamentale, prima di tutto, una legge che riconosca le
rappresentanze dei consumatori, le quali possano poi creare
consorzi con le associazioni degli altri paesi per intervenire a
livello europeo''.
''in molti stati membri, come olanda,
germania e regno unito - ha sottolineato emma bonino - i
consumatori, riuniti in associazioni riconosciute, partecipano
in qualita' di esperti all'elaborazione di norme nazionali ed
europee, mentre in italia le rappresentanze riescono a
sopravvivere in buona parte solo grazie al volontariato''.
se l'italia e' indietro per quanto riguarda il riconoscimento
del ruolo dei consumatori, non va molto meglio per i controlli
di qualita' e per la certificazione di ''eco-compatibilita''. a
proposito del primo problema, il commissario europea ha
ricordato la disposizione europea in base alla quale gli stati
membri della comunita' sono tenuti a notificare alla commissione
casi specifici di prodotti circolanti sul mercato nazionale che
si dimostrino pericolosi. i miei servizi - ha precisato la
bonino - mi dicono che dall'italia non arriva mai nessuna
notifica. i casi sono tre: o in italia circolano i prodotti piu'
sicuri d'europa, o non si fanno abbastanza controlli, oppure ci
si dimentica di informare la commissione sui risultati
ottenuti''. per quanto riguarda poi le certficazioni di
compatibilita' ambientale, ha aggiunto, ''in italia siamo in
dirittura d'arrivo, con due anni di ritardo, con l'istituzione
dell'organismo in grado di attribuire l'eco-label, il 'bollino'
di ecocompatibilita' che molte aziende attualmente fanno apporre
sui propri prodotti all'estero''. parlando poi del servizio consumatori
(''la cenerentola della commissione, efficiente soprattutto come
servizio normativo''), la bonino ha anticipato l'intenzione di
dividerlo in due branche: normativa (estensione ed applicazione
delle leggi) e informazione (per lo sviluppo di sistemi
informativi). ''in qualche stato - ha detto a quest'ultimo
proposito - c'e' qualche pioniere dell'informazione, ma non
esiste un coordinamento a livello europeo. cio' a cui sto
lavorando e' un progetto di comunicazione multisettoriale che
permetta' di stabilire un collegamento tra i vari paesi
comunitari''.
a proposito poi degli interventi normativi necessari a tutela
dei consumatori nel settore dei servizi primari (luce, gas,
elettricita', telefonia, eccetera), ''per i quali pero' non e'
plausibile una unica normativa'', la bonino ha affermato che
''bisogna affrontarli singolarmente e, poiche' ho bisogno di un
interlocutore che reagisca - ha precisato scherzosamente -
inizierei dal settore delle banche ed assicurazioni che e' un
avversario reattivo e come lo tocchi strilla''.