(ansa) - lussemburgo, 15 giu - ''entro breve termine potrebbero essere studiate ed esaminate misure transitorie'' per consentire ai pescatori italiani che incontrano difficolta' ad attenersi alle taglie minime del nasello e talora della triglia, ad adattare progressivamente, fino al 1998, i loro metodi di pesca''. e questo, ''senza penalizzare gli altri pescatori comunitari''. lo ha oggi annunciato la commissaria europea alla pesca emma bonino a conclusione del consiglio dei ministri svoltosi a lussemburgo. per l'italia era presente il ministro alle risorse agricole e ittiche walter luchetti.
la commissione europea quindi, ha confermato la sua disponibilita' a ricercare una soluzione al problema sollevato nuovamente dall'italia: soluzione, ha precisato, che sara' basata sulle conclusioni del gruppo di esperti del comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca.
al riguardo bonino ha ricordato che ''si pone in italia il problema di un processo di modifica della situazione esistente in materia di pesca e quindi di adattamento del settore'', e questo alla luce delle conclusioni del comitato di esperti della pesca, secondo cui per proteggere le specie di piccola dimensione, non ancora in eta' di riprodursi, una soluzione sarebbe quella di aumentare a medio termine la dimensione minima delle taglie.
il consiglio dei ministri della pesca ha poi accolto la proposta della commissione per permettere ai singoli paesi di utilizzare a fini di prepensionamento dei pescatori i fondi comunitari destinati a finanziare, tra il 1994 e il 1999, misure di orientamento nel settore della pesca. in totale si tratta di 5.940 miliardi di lire circa.
il consiglio non ha invece accettato, come richiedeva l'italia, di destinare questi fondi anche a sostegno dei redditi per la riconversione dell'attivita' della pesca, in quanto questo aspetto - hanno indicato gli esperti - non rientrava nella normativa europea al riguardo.
il consiglio ha poi fissato alcuni contingenti tariffari per prodotti della pesca importati nel1995 nella comunita'. tra i prodotti che interessano l'italia, c'e' la riduzione da 1.000 a 750 tonnellate, rispetto alla proposta della commissione, delle importazioni di coregone, una specie di trota proveniente dal canada in diretta concorrenza con quelle allevate in italia. i ministri della pesca europei hanno infine riaffermato il loro impegno per ''un'applicazione totale'' dell'accordo firmato lo scorso 20 aprile con il canada e che ha messo fino alla 'guerra' dell'ippoglosso, la sogliola dell'atlantico, tra i pescatori europei e canadesi al largo di terranova.