FERMO PESCA, SI ASPETTA ANCORAAncona, Emma Bonino ha concluso i lavori del seminario europeo
CORRIERE ADRIATICO - 24 giugno 1995 - pag. 11, con foto Bonino
ANCONA - La Commissione Europea e il Parlamento Europeo si sono riuniti ad Ancona il 22 ed il 23 giugno 1995, per una riflessione su alcuni aspetti della politica comune della pesca. In tale occasione il dibattito si è focalizzato sulla politica di conservazione delle risorse ittiche e sul controllo per affrontare poi il tema della politica della pesca nel Mediterraneo.
Hanno Partecipato al seminario:
- Per il Parlamento Europeo: gli onorevoli Arias Canete e Kindermann (Presidente e Vice presidente della Commissione pesca), Fraga Estevez (Sp), Baldarelli (It), Teverson (Uk), Macarteney (Uk), Miranda (P).
- per la Commissione Europea: la signora Emma Bonino, Commissario europeo responsabile della pesca, dell'aiuto umanitario e della politica dei consumatori, accompagnata da alcuni rappresentanti della direzione generale della pesca della Commissione Europea.
Il seminario è stato organizzato dai servizi dell'Unione Europea e si inserisce nel quadro di una serie di incontri della Commissione Europea in accordo con il Parlamento Europeo che prevede un prossimo seminario a Santiago de Compostela (Spagna) ad ottobre sul tema della politica strutturale della pesca ed altri incontri in Vandea (Francia) e nel Regno Unito all'inizio del 1996.
Il Parlamento Europeo e la Commissione hanno discusso degli elementi che condizionano la politica di conservazione delle risorse ittiche nell'insieme dell'Unione Europea.
Durante la prima giornata i lavori si sono concentrati sugli obiettivi e le difficoltà di una politica comunitaria di conservazione delle risorse della pesca e sulle condizioni della sua messa in atto accompagnata da un regime di controllo efficace e razionale. Tra gli elementi emersi che hanno visto formarsi un consenso generale preme citare: - la necessità di migliorare a trattamento dei pesci rigettati in mare, da un lato, la conferma della necessità di una politica comune europea di conservazione e dall'altro la necessità di rafforzare il ruolo delle comunità locali e delle organizzazioni professionali nella sua messa in atto.
Durante la seconda giornata i lavori si sono concentrati sulla politica di conservazione nel Mediterraneo tanto per quanto attiene alla sua dimensione comunitaria che per quanto riguarda la sua applicazione al di là delle acque sotto giurisdizione dei quattro Stati membri mediterranei
dell'Unione.
La constatazione unanime del degrado degli stock di pesce nel Mediterraneo rafforza la necessità di sviluppare una politica della pesca che eviti l'aggravarsi della situazione. Al termine del seminario la Commissaria Bonino ha concluso affermando che è oggi che bisogna prendere le decisioni necessarie affinché i nostri figli possano continuare a pescare e a mangiare il pesce! Sono i sacrifici di oggi che ci permetteranno di continuare a pescare. »Non attendiamo che tutti i battelli siano definitivamente in fallimento per pensare all'avvenire dei pescatori e delle comunità litoranee che vivono di pesca .
Intanto come ogni anno si deve ricorrere per il fermo di pesca alla decretazione d'urgenza a pochi giorni dall'inizio del periodo indicato dallo stesso Governo per la sua attuazione. Questa situazione tiene da giorni in allarme le organizzazioni cooperative della pesca (Lega-Pesca, Federcoopesca ed AICP) che all'inizio della settimana hanno organizzato sull'argomento una riunione a Roma.
I presidenti delle tre organizzazioni cooperative hanno concordato sull'esigenza di raggiungere per il fermo di pesca una »maggior stabilità legislativa attraverso la Finanziaria evitando le leggine o i decreti di attuazione così come avviene adesso . Rimane comunque l'attesa per l'approvazione del provvedimento per il fermo '95, che come anticipato dal Ministro delle Risorse Agricole Walter Luchetti nei giorni scorsi, approderà ad una delle prossime riunioni del Consiglio dei Ministri. La riunione di Roma, alla quale ha partecipato un nutrito gruppo di parlamentari di diverse aree politiche tra cui H Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Paolo Lembo, è stata occasione anche per un confronto più approfondito tra pescatori e loro rappresentanti sulle modalità di applicazione del fermo '95.