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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Maurizio - 12 luglio 1995
Crema abbronzante al bando: può provocare tumori alla pelle

IL GIORNALE - 12/7/1995 - pagine 1 e 11

di Nino Amadore

Entro due anni le creme abbronzanti Bergasol, prodotte dall'industria francese Bergaderm, dovranno essere tolte dal mercato perché potrebbero essere cancerogene. Lo ha deciso la Commissione europea accogliendo la richiesta del Commissario responsabile della difesa dei diritti del consumatore, Emma Bonino. Secondo il comitato scientifico europeo, il Bergasol è altamente a rischio. Il prodotto contiene psolarene, un sostanza derivata dal bergamotto, in quantità tali da facilitare l'abbronzatura, aumentando però la probabilità di tumori alla pelle. Il ritiro del prodotto dal commercio era già stato chiesto più volte negli ultimi anni ma la Commissione aveva rinviato la decisione su richiesta della Francia.

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"Attenzione agli abbronzanti Bergasol, sono cancerogeni". L'invito ad non usare questo particolare tipo di prodotti è stato lanciato ieri, a Bruxelles, dalla Commissione europea che ha deciso di mettere al bando le creme solari francesi, prodotte dalla società Bergader perché riconosciute potenzialmente cancerogene. Quindi attenti: che il sole fa male alla pelle, che c'è il buco nell'ozono, che rosolarsi a fuoco lento sotto i raggi è una specie di suicidio, sono tutte cose che sapevamo già. Ora c'è questa nuova mazzata arrivata fresca fresca dalla Commissione europea.

Il 28 aprile il comitato scientifico di consulenti della Commissione europea, al momento della regolare revisione annuale della direttiva comunitaria sui prodotti cosmetici, aveva suggerito di vietare la vendita di quei prodotti che avessero contenuto una percentuale eccessiva di psolarene, una sostanza derivata dal bergamotto che favorisce l'abbronzatura, ma può provocare il cancro alla pelle. Questa sostanza non è ritenuta dannosa se contenuta nel prodotto in quantità molto bassa: una parte ogni mille di altre sostanze. Mentre gli esperti avrebbero riscontrato psolarene nelle creme abbronzanti Bergasol in una quantità di 15 parti per migliaia.

Il divieto di vendita della sostanza nociva era stato chiesto piú volte dal comitato degli esperti negli ultimi quattro anni, ma era stato puntualmente rinviato su domanda della Francia. Ieri l'esecutivo europeo ha finalmente deciso di bandire l'unico prodotto che in Europa non rispettava le soglie di tolleranza indicate dagli esperti, su richiesta del commissario per la difesa dei consumatori Emma Bonino.

In quella carica l'esponente radicale italiano era stata preceduta dalla signora Christiane Scrivener, di nazionalità francese.

Ma il divieto di vendita del prodotto della Bergaderm non entrerà in vigore subito. Secondo i tempi e la prassi seguita in questi casi il Bergasol non potrà piú essere prodotto e distribuito all'ingrosso a partire dal 1 luglio 1996, e non potrà piú essere venduto al pubblico a partire dal 30 giugno 1997. In questo periodo, naturalmente, la Bergaderm potrà modificare la composizione della crema "incriminata" e adeguarla alle direttive del comitato scientifico europeo.

Gli psoraleni, tecnicamente denominate "furocumarine", si trovano in molte piante (bergamotto, garofani, ruta, sedano ecc.), se usati in quantità eccessiva a breve termine provocano eritemi, ustioni, prurito, nausea, cefalea, vertigini e reazioni di ipersensibilità di vario grado tipo asma e aumento della temperatura corporea. Il trattamento a lungo termine, invece, può causare un aumento del rischio di carcinoma della pelle diverso dal melanoma. Derivati sintetici degli psoraleni, quali il metaxalene e il trioxsalene, sono utilizzati in farmaci assunti per via orale per il trattamento della psoriasi, della vitiligine e di altre affezioni cutanee, in associazione all'esposizione ai raggi ultravioletti.

 
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